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Funivia Stresa, gli avvocati degli indagati hanno esaminato i periti informatici

Parola agli avvocati difensori degli indagati oggi in aula al Tecnoparco per il contro esame della perizia informatica. E dai rilievi dei difensori si possono anche intravvedere le prime linee difensive.
L’avvocato Andrea Da Prato, legale del direttore di esercizio Enrico Perocchio, ha chiesto ai periti quante volte la “scatola nera” dell’impianto abbia registrato le anomalie di cui aveva parlato il capo servizio Gabriele Tadini. “Dato che il rilievo di tali anomalie costituirebbe il problema per il quale qualcuno ha inibito I freni, ho chiesto quante volte sia stato registrato il problema. Mi hanno risposto per 45 minuti ma non mi è stato dato un numero, numero che può essere importante per confermare o no dichiarazioni fatte”.
Sulle anomalie anche l’avvocato di Leitner Paolo Corti: “le segnalazioni, spesso falsi positivi a causa delle modalità di trasmissione, non riguardavano la sicurezza e non sono la causa della tragedia. L’impianto era sicuro e in caso di problemi di sicurezza si sarebbe bloccato”.
A margine dell’udienza si è parlato anche della causa civile tra Ferrovie del Mottarone e Comune di Stresa. “La richiesta di un milione al Comune di Stresa servirà a risarcire le vittime – ha dichiarato l’avvocata Marzia Martinoli che rappresentano Ferrovie del Mottarone Srl-. Non è una richiesta di un corrispettivo, quegli importi sono il contributo previsto dal bando di gara che il Comune chiese di rateizzare, somma anticipata da Nerini che il.
Comune si impegnò a restituire.
La richiesta avanzata va in direzione di continuare nell’intento iniziale già dichiarato, cioe la volontà di risarcire quanto più possibile gli aventi diritto” .
E un altro tema ora marginale ma che sarà presto rilevante riguarda la configurazione del reato di rimozione di dispositivi di sicurezza che è per sua natura doloso, il che metterebbe a rischio il pagamento dei risarcimenti da parte delle assicurazioni che invece risarciscono solo per reati di natura colposa.

Il Sasso nello Stagno: “Bollette alle stelle. Colpa di chi?”

“Bollette alle stelle. Colpa di chi?” è il tema di questa puntata de Il Sasso nello Stagno. Ospite di Maurizio de Paoli è il prof. Massimo Nicolazzi, docente di economia delle fonti energetiche e con una lunga esperienza nel settore. Si parla del rincaro dei costi energetici che sta colpendo famiglie e aziende cercando di individuarne cause e possibili rimedi.

L’infinito dentro un bisogno: incontro con Marco Cerutti di Confartigianato

Torna L’infinito Dentro un Bisogno – L’Incontro a cura del CST NO VCO. Ospite di Caterina Mandarini è Marco Cerutti, responsabile relazioni esterne di Confartigianato Piemonte Orientale. Riflettori puntati sul mondo del lavoro e sulle difficoltà contingenti delle aziende come il reperimento di diverse figure professionali ma si parla anche del ruolo di Confartigianato rispetto al mondo del volontariato e del sociale. In particolare attivata un’iniziativa con il CST No Vco e con una Settimana del sociale ricca di eventi.

Donare per crescere: progetto della Casa di Carità a Pallanza con ristrutturazione di casa Cavalli

Nell’appuntamento di Donare Per Crescere il parroco di San Leonardo a Pallanza don Riccardo Zaninetti invita a partecipare alla celebrazione della Messa delle 11 di domenica 20 novembre, al termine della quale sarà presentato dal direttore della Caritas Diocesana don Giorgio Borroni e dall’architetto Parachini il progetto della Casa di Carità. Si tratta della ristrutturazione di casa Cavalli, vicina alla chiesa, con la realizzazione di una sede che riunirà le associazioni di volontariato e l’assistenza per le famiglie bisognose che già vivono negli appartamenti della parrocchia. Tutto grazie a fondi dell’8xMille tramite la Caritas diocesana per sostenere e completare il progetto ciascuno può fare una donazione a: Fondazione Comunitaria del VCO IBAN: IT81O0306909606100000000570 Causale: Fondo Rete Caritas – Casa Cavalli.

Sanità. I sindaci del Vco vogliono incontrare la Regione Piemonte. Decisione dopo la Rappresentanza

Un incontro urgente a Torino, con la direzione regionale dell’assessorato alla sanità e con i vertici del governo regionale : ’assessore Luigi Icardi e il governatore Alberto Cirio. E’ quanto ha deciso la Rappresentanza dei sindaci dell’Asl del Vco riunitasi a nel tardo pomeriggio di ieri Palazzo Beltrami a Omegna
Sul tappeto questioni importanti come la carenza di personale medico e infermieristico negli ospedali del Vco e ancora i lunghi tempi di attesa registrati per alcune prestazioni sanitarie.
“L’incontro – il commento del presidente Gianni Morandi, sindaco di Gravellona Toce – si è svolto in un clima di collaborazione. L’Asl ha fornito i dati chiesti e ha spiegato qual è lo stato di salute della sanità provinciale. Abbiamo affrontato la questione gettonisti. Una nota dolente. Si pensi che se nel 2018 l’Asl era costretta a fare ricorso a 18 unità, oggi il numero dei medici esterni impiegati nella copertura di servizi sanitaria ospedalieri è arrivato a quota 40″.
Non era all’ordine del giorno la questione relativa all’edilizia ospedaliera. ” Per l’immediato sappiamo che i nodi da sciogliere riguardano appunto il personale e i servizi. In futuro sarà la riorganizzazione ospedaliera. Sono convinto che l’opzione ospedale nuovo sia l’unica via percorribile. Con il tempo se ne renderanno conto tutti. Del resto il Vco prima aveva 6 ospedali, poi siamo arrivati a 2. Col tempo ce ne sarà uno solo. Quando la medicina territoriale sarà ben organizzata e il servizio di emergenza rispondente alle esigenze del Vco anche la localizzazione del nuovo ospedale non sarà così importante e divisiva per il territorio” conclude Morandi.

Rappresentanza dei sindaci, Pizzi: “Salvate le mura del S. Biagio, lavorare ora per i servizi”

Il sindaco di Domodossola Pizzi spiega: “Abbiamo salvato le mura del San Biagio, ora però dobbiamo concentrarci sui contenuti, una partita preoccupante perché il livello dei servizi si sta indebolendo. La struttura è sempre più affidata a gettonisti. La Regione su questa partita è latitante, sembra che non ci sia la voglia di programmare. Non è stato mantenuto quanto promesso inizialmente”.

Stresa, la minoranza: “Valutiamo la possibilità di riaprire l’attuale impianto della funivia”

“Questa città non si può permettere che la funivia rimanga ferma così a lungo. Abbiamo bisogno di ripartire. L’obiettivo è di chiudere questa fase drammatica della storia della città. Credo che potremo ripartire solo quando riapriremo l’impianto”. Il consigliere di Grande Stresa Canio Di Milia ieri in consiglio comunale ha spiegato l’ordine del giorno presentato dalle minoranze per chiedere di valutare la riapertura dell’impianto della funivia, anche con un “significativo maquillage”. Questo in alternativa a inseguire “soluzioni dal costo e dalla tempistica incerta che richiederanno parecchi anni per la loro attuazione e realizzazione. Siamo in Italia e tra autorizzazioni e altre pratiche ci vorranno almeno 10 anni, mentre ho letto sui giornali – ha proseguito Di Milia – che il consulente ha parlato di riaprire la funivia nel 2024, se così fosse firmerei subito.”. Il riferimento è all’iter avviato con il consulente Angelo Miglietta del precedente ministro al Turismo per la realizzazione di un nuovo impianto. Iter dal quale, ha denunciato il consigliere Andrea Ardizzoia, “la minoranza è stata totalmente esclusa. Abbiamo appreso dai giornali e dai comunicati le notizie”. Di Milia ha aggiunto: “Valutiamo, anche dando un incarico a un professionista in parallelo la possibilità di recuperare questo impianto per il quale il Comune ha speso più di tre milioni di euro per farlo ripartire in tempi ragionevoli, per non abbattere e buttare via tutto”.

La sindaca Marcella Severino ha ribadito l’intenzione di procedere con il progetto avviato: “c’è molto interesse a diversi livelli, anche questa mattina ho partecipato a una riunione a Milano su questo tema, siamo convinti che ci voglia qualcosa di innovativo non solo per Stresa ma per tutto il territorio. Sono in corso approfondimenti geologici, non ho mai detto che si voglia buttare via tutto”.

L’opposizione nell’ordine del giorno ha chiesto anche al Comune di procedere con la manutenzione necessaria che da un anno e mezzo non viene più fatta, chiedendo alla Procura le autorizzazioni per procedere. Severino ha annunciato che “quando il quadro sarà più chiaro ci incontreremo con i consiglieri, ma anche con gli imprenditori del territorio per coinvolgere tutti” e ha aggiunto che al momento non può dare altre informazioni sugli accertamenti in corso.

Michele Setaro confermato Presidente di Unione Industriale VCO fino al 2025

Si è tenuta ieri l’Assemblea Straordinaria dei Soci di Unione Industriale VCO, che ha approvato la prosecuzione del mandato di Michele Setaro, già Presidente dal 2019, per altri due anni. Setaro guiderà quindi gli industriali del VCO fino al 2025 (la naturale scadenza era prevista per metà 2023).
E’ stata una delibera di Confindustria dello scorso maggio a dare la possibilità ai Presidenti delle territoriali in carica durante il periodo pandemico, di proseguire il mandato per ulteriori due anni, per poter portare a compimento quei progetti, programmi, linee di azione che inevitabilmente la pandemia ha rallentato o sospeso.
Subito dopo l’approvazione della prosecuzione della sua Presidenza, Setaro ha ringraziato i suoi colleghi imprenditori associati per la rinnovata fiducia in lui riposta: “Sarà per me un privilegio rappresentarvi ancora per i prossimi tre anni e avere la possibilità di proseguire il lavoro svolto finora, in un’ottica di potenziamento dei nostri servizi e di sviluppo di linee di azione improntate al rinnovamento e al consolidamento delle nostre attività”. Nonostante il momento storico non sia dei più facili e le imprese debbano quotidianamente fronteggiare svariate problematiche, in primis il caro-energia, “la nostra Unione Industriale – ha proseguito Setaro – può e deve fare molto per le sue aziende associate e per l’intero territorio del VCO”. Gli imprenditori e i loro collaboratori sono consapevoli della complessità dell’attuale situazione, ma “in loro non manca la responsabilità, la tenacia e la determinazione nell’affrontarla” ha proseguito ancora Setaro. Gli industriali del VCO confidano nell’operato del nuovo Governo, “a partire dal varo di una legge di bilancio che eviti l’esercizio provvisorio, per passare alla predisposizione di misure efficaci di contrasto alla crisi energetica e all’inflazione, al riavvio concreto del PNRR, al mantenimento della spesa pensionistica, all’alleggerimento del cuneo fiscale”.
Al termine dell’Assemblea, Setaro ha concluso affermando che “c’è ancora molto da fare e le sfide non mancano proprio: mi compiaccio di avere due anni in più a disposizione cosicché, attraverso il mio operato e quello dei miei colleghi e collaboratori, Unione Industriale VCO possa, anche questa volta, affiancare e supportare al meglio le sue aziende associate”.

Sanità, progetti e liste d’attesa. Ospite Gianni Morandi dopo la Rappresentanza dei sindaci Asl

Di liste di attesa ma anche del futuro della sanità nel VCO si parla ad Extra. Fari puntati sulla riunione della Rappresentanza dei sindaci dell’Asl con le richieste dei primi cittadini ad azienda sanitaria e Regione in tema di servizi sanitari sul territorio e di progetti per i prossimi anni.
Parlano i protagonisti, riproponiamo anche l’intervista ad Andrea Audo, cardiochirurgo di fama internazionale che ha invitato il Vco a spendersi per un nuovo ospedale. Ospite in studio il presidente della Rappresentanza Gianni Morandi.

Verbania, il Centrodestra contro lo spostamento del parco giochi delle Meraviglie

Il parco giochi delle meraviglie non si tocca. I gruppi di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia di Verbania esprimono il dissenso al progetto che prevede di rimuovere (per spostarlo altrove) il parco giochi di Intra per realizzare un nuovo parcheggio nell’area del Flaim, come da progetto finanziato con il bando di rigenerazione urbana del Pnrr e che partirà nel 2023.

“Mancano i parcheggi a Intra e scarseggeranno ulteriormente con i lavori in piazza F.lli Bandiera? – chiedono i gruppi di centrodestra -. Nessun problema: ne ricaviamo un po’ sacrificando un parco giochi. Una scelta che ci trova assolutamente contrari, uno spazio di quel tipo è da mantenere e sviluppare, non da eliminare. E’ l’ennesimo segnale del vero e grave problema che sta alla base di questa ed altre situazioni che si stanno manifestando in Città: l’incapacità del sindaco di far fronte prima alle esigenze dei cittadini e poi alle sue legittime volontà e progettualità. In tutti i contesti, soprattutto viabilistici, nei quali l’amministrazione Marchionini sta operando si fanno partire i cantieri senza preoccuparsi di realizzare i posteggi utili a compensare quelli che vengono meno, ne sono l’esempio lampante il cantiere sul lungolago a Pallanza e piazza F.lli Bandiera a Intra”.
E ancora: “La scelta di eliminare il “Villaggio delle meraviglie” è incomprensibile, andrebbe invece sviluppato e potenziato con un progetto pedagogico per farlo diventare un luogo di gioco per i piccoli dai 2 ai 5 anni. Ci viene il dubbio che non avendo previsto un piano parcheggi per Intra questa sia la prima raffazzonata soluzione utile individuata da Marchionini per coprire la mancanza di programmazione”.

Il consiglio di Quartiere Intra intanto si è espresso, chiedendo all’amministrazione la ricollocazione del parco giochi, così come è, “considerato unico perché permette ai bambini di approcciarsi all’uso della bicicletta”, nell’area verde della ex Carolina Alvazzi, dove si trova la farmacia comunale.

Ribatte il sindaco Silvia Marchionini: “Mantenere il parco giochi significa non organizzare quell’area. Da lì’ passa la passerella che unirà il teatro, offrendo una via alternativa di grande valore per la fruzione dei cittadini. La soluzione alternativa per il parco giochi negli spazi Carolina Alvazzi che credo sia una proposta giunta dal quartiere in chiave collaborativa utile”.

Sulla questione anche il gruppo consigliare del PD: “Appare ridicolo che le forze politiche che, nell’unica esperienza di destra del Governo della città, volevano realizzare un’area urbanizzata al parco Besozzi Benioli inaugurato nel 2015, grazie ai cittadini, tentino di far passare l’idea che l’Amministrazione Comunale di Verbania sia contro le aree verdi e le aree per bambini. Un’accusa che ha dell’incredibile e nasconde anche la sottile propaganda del NO a prescindere di chi non ha idee proprie. E’ evidente che la Destra cittadina non ha il coraggio di affermare una cosa semplice: non vogliono i 22 milioni di euro del bando di Rigenerazione Urbana da investire sulla città che, grazie a questa Amministrazione sono arrivati, e che miglioreranno la città.”.