Stresa, la minoranza: “Valutiamo la possibilità di riaprire l’attuale impianto della funivia”

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“Questa città non si può permettere che la funivia rimanga ferma così a lungo. Abbiamo bisogno di ripartire. L’obiettivo è di chiudere questa fase drammatica della storia della città. Credo che potremo ripartire solo quando riapriremo l’impianto”. Il consigliere di Grande Stresa Canio Di Milia ieri in consiglio comunale ha spiegato l’ordine del giorno presentato dalle minoranze per chiedere di valutare la riapertura dell’impianto della funivia, anche con un “significativo maquillage”. Questo in alternativa a inseguire “soluzioni dal costo e dalla tempistica incerta che richiederanno parecchi anni per la loro attuazione e realizzazione. Siamo in Italia e tra autorizzazioni e altre pratiche ci vorranno almeno 10 anni, mentre ho letto sui giornali – ha proseguito Di Milia – che il consulente ha parlato di riaprire la funivia nel 2024, se così fosse firmerei subito.”. Il riferimento è all’iter avviato con il consulente Angelo Miglietta del precedente ministro al Turismo per la realizzazione di un nuovo impianto. Iter dal quale, ha denunciato il consigliere Andrea Ardizzoia, “la minoranza è stata totalmente esclusa. Abbiamo appreso dai giornali e dai comunicati le notizie”. Di Milia ha aggiunto: “Valutiamo, anche dando un incarico a un professionista in parallelo la possibilità di recuperare questo impianto per il quale il Comune ha speso più di tre milioni di euro per farlo ripartire in tempi ragionevoli, per non abbattere e buttare via tutto”.

La sindaca Marcella Severino ha ribadito l’intenzione di procedere con il progetto avviato: “c’è molto interesse a diversi livelli, anche questa mattina ho partecipato a una riunione a Milano su questo tema, siamo convinti che ci voglia qualcosa di innovativo non solo per Stresa ma per tutto il territorio. Sono in corso approfondimenti geologici, non ho mai detto che si voglia buttare via tutto”.

L’opposizione nell’ordine del giorno ha chiesto anche al Comune di procedere con la manutenzione necessaria che da un anno e mezzo non viene più fatta, chiedendo alla Procura le autorizzazioni per procedere. Severino ha annunciato che “quando il quadro sarà più chiaro ci incontreremo con i consiglieri, ma anche con gli imprenditori del territorio per coinvolgere tutti” e ha aggiunto che al momento non può dare altre informazioni sugli accertamenti in corso.

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