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L’Anas asfalterà la ss33 nel tratto tra Feriolo e Fondotoce, intervento chiesto ad anni

Finalmente l’Anas, che è competente su quel tratto, asfalterà la Statale 33 in via 42 Martiri, nel tratto tra la rotonda di Feriolo fino al ponte sul Toce. Ad annunciarlo è il sindaco di Baveno Alessandro Monti: “Ci è arrivata finalmente questa comunicazione dall’Anas. dopo anni di sollecitazioni e proteste. In primavera si asfalterà questo tratto di strada così importante e trafficato, che certo fino ad oggi non ha rappresentato un decente biglietto di visita per turisti e cittadini”.

La condizione dell’asfalto è pessima, con numerose buche che la rendono pericolosa anche per il transito.
Anche a Baveno saranno compiuti dei lavori di asfaltature: “Abbiamo definito con l’ufficio tecnico – prosegue Monti – anche il nostro piano asfalti che vedrà un investimento di 90 mila euro, sempre a partire dalla prossima primavera, in diverse zone della città come via Cave ad Oltrefiume, via Shelling, via Pascoli, via Nicola Della Casa, strada Cavalli, via Mazzini e in altre porzioni di varie dimensioni su tutto il territorio comunale. Sempre in primavera – conclude il primo cittadino – interverremo anche con lavori straordinari di manutenzione della segnaletica stradale, sia orizzontale che verticale”.

Finisce 4-0 la partita tra Accademia Borgomanero e Verbania

Si è giocato oggi l’anticipo di eccellenza tra Accademia Borgomanero e Verbania con la netta vittoria dei padroni di casa per 4-0.

Treni rumorosi, l’on. Gusmeroli porterà le istanze del comitato ai vertici di Trenitalia e Rfi

Il deputato aronese Alberto Gusmeroli porterà le istanze del comitato dei cittadini per i treni rumorosi in un incontro con i vertici Rfi. Ieri il parlamentare leghista ha partecipato a un incontro a Crevoladossola con i cittadini di Crevola, Domodossola e Varzo che da anni si battono per ridurre l’impatto del rumore della linea ferroviaria

Chiede che il posto vicino rimanga libero: a processo per interruzione di pubblico servizio

Chiede che vengano rispettate le distanze sul bus, ma finisce a processo per interruzione di pubblico servizio. E’ stata assolta oggi in Tribunale una donna, difesa dall’avvocato Christian Ferretti. La signora nell’agosto del 2020, quindi in pieno periodo di restrizioni covid, si trovava a bordo di un mezzo di Vco Trasporti che transitava per Verbania.

A una fermata è salita una scolaresca, che ha occupato tutti i posti, compresi quelli su cui c’era il cartello che indicava il divieto di sedersi per garantire il distanziamento.

La signora ha chiesto che il posto vicino al suo non venisse occupato. E’ nata una discussione durante la quale l’autista le ha spiegato che dato che si trattava di una linea interurbana, secondo le direttive dell’azienda, sarebbe stato possibile occupare tutti i posti. La discussione è proseguita fino all’arrivo della Polizia.

La donna è stata denunciata per interruzione di pubblico servizio, perché il mezzo è ripartito 35 minuti dopo.
Oggi in aula si è tenuto il processo. L’avvocato difensore ha chiesto all’autista se l’imputata avesse in qualche modo cercato di impedire che il mezzo ripartisse, ma la risposta è stata negativa. La pm Anna Maria Rossi al termine del dibattimento ha chiesto l’assoluzione, confermata dal giudice.

Faccia a faccia con il senatore Enrico Borghi al Sasso nello stagno

Faccia a faccia con il senatore Pd Enrico Borghi in questa puntata de Il sasso nello stagno. Il deputato vogognese è approdato a Palazzo Madama dopo due mandati a Montecitorio. Riflettori puntati su questa sua terza esperienza parlamentare e su diversi temi d’attualità: da Pnrr e montagna alla politica internazionale con Borghi membro della Commissione esteri e difesa.

Bloccavano i bancomat per poter rubare i soldi. Due uomini arrestati dai Carabinieri

I contanti non uscivano dal bancomat, ma sull’estratto conto il prelievo risultava effettuato. E’ successo a decine di clienti la scorsa estate ai bancomat di Stresa e Baveno. Ma non si trattava di un guasto tencico, bensì di un sistema ben congegnato per derubare le vittime. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Verbania sono riusciti a incastrare i responsabili e ad arrestarli, su ordinanza di custodia cautelare del Gip.

Si tratta di un quarantanovenne e di un quarantacinquenne di origine rispettivamente albanese e romena. I due ora devono rispondere di furto continuato aggravato. Per l’albanese c’è anche l’accusa di possesso di documenti falsi.Le indagini sono partite a fine agosto scorso, quando alcuni cittadini avevano segnalato il presunto disservizio agli sportelli bancomat di Stresa e Baveno.

I casi erano molti e concentrati nel fine settimana, quando le banche erano chiuse ed era impossibile entrare in ufficio e chiedere spiegazioni al personale. I militari hanno compreso ben presto che qualcuno aveva manomesso i bancomat, bloccando con un congegno posto all’interno dell’erogatore di banconote, la fuoriuscita del denaro. Dopo alcuni prelievi, i due tornavano, rimuovevano il marchingegno e si prendevano i soldi rimasti bloccati.

Il bottino era ingente: oltre quattromila euro in due giorni. Grazie alle immagini di videosorveglianza delle banche e a un attento studio dei cellulari geolocalizzati in zona al momento del furto, i carabinieri sono riusciti a identificare i responsabili. I due sono stati quindi rintracciati in un palazzo a Milano. Nei prossimi giorni saranno interrogati dal giudice.

Rubano borsa e poi prelevano al bancomat: coppia di sudamericani denunciata dalla Polizia a Omegna

Rubano la borsa a una donna nel parcheggio e poi prelevano con il suo bancomat. La Polizia del Commissariato di Omegna ha denunciato due persone per furto aggravato. I fatti risalgono a dicembre. La signora, omegnese, aveva denunciato il furto della sua borsa; mentre era intenta a caricare la spesa in macchina nel piazzale di un supermercato, un uomo e una donna l’avevano distratta. Solo dopo che i due si erano allontanati, si è accorta di non aver più la borsa che aveva lasciato sul sedile passeggero dell’auto.

Dopo pochi minuti le sono arrivati dei messaggi sul cellulare, che fortunatamente aveva in tasca, che segnalavano due prelievi con il suo bancomat, di mille e duemila euro. La donna aveva infatti lasciato il pin nel portafoglio. La Polizia, grazie alle immagini registrate dalle telecamera della banca in cui è avvenuto il prelievo, e a ulteriori accertamenti, sono riusciti a denunciare due soggetti di origine sudamericana, residenti nel pavese, con diversi precedenti, tra cui anche furti aggravati all’interno di centri commerciali.

A Cannobio successo nonostante il vento per la diciottesima edizione del tradizionale “Tuffo nel lago”

Sono stati 25 i valorosi che questa mattina hanno sfidato il forte vento per il “Tuffo nel lago na Cannobio”. La manifestazione, giunta alla diciottesima edizione, si è svolta sulla spiaggia del Lido. La organizzano il Comune di Cannobio e gli Amici del Tuffo. Presente anche un gruppo nutrito da Genova.

Viola il divieto di avvicinamento e tampona moglie e figlio. Arrestato a Domodossola dalla Polizia

Prima ha cercato di entrare in casa, poi si è presentato fuori dalla scuola del figlio e infine ha tamponato l’auto sulla quale viaggiavano la moglie e il ragazzo. Nei suoi confronti, a causa di continui comportamenti vessatori e violenti, nei giorni scorsi era stato stato disposto l’allontanamento dall’abitazione e il divieto di avvicinamento ai familiari, ma un uomo di 71 anni di Domodossola ha violato il provvedimento e, ieri, è tornato a minacciare la moglie e il figlio.
Così è stato arrestato in flagranza di reato, con l’accusa di lesioni personali, danneggiamento, maltrattamenti e violazione dei
provvedimenti. Prima ha cercato di entrare nella casa familiare, la moglie e il figlio terrorizzati hanno chiamato la Polizia. Giunti sul posto, gli agenti non lo hanno più trovato.
L’uomo poco dopo ha raggiunto la scuola frequentata dal figlio, che si è fatto accompagnare dal genitore di un compagno. Infine, dopo che i due avevano sporto denuncia alla polizia, li ha inseguiti a bordo dell’auto, tamponando la vettura sulla quale viaggiavano e cercando poi di aprire le portiere per farli scendere. In quel momento è arrivata la pattuglia che lo ha arrestato. L’uomo si trova ora nel carcere di Verbania.

I familiari di Nicola Pontoriero, il cameraman morto al Mottarone, si sono opposti all’archiviazione

I familiari di Nicola Pontoriero, 62 anni, il cameraman di Sesto San Giovanni morto al Mottarone nel maggio del 2021 mentre riprendeva il luogo della tragedia avvenuta due giorni prima, chiedono che si indaghi sull’accaduto. Il 2 febbraio si è tenuta in camera di consiglio di fronte al Gip del Tribunale di Verbania l’udienza nella quale la famiglia si è opposta alla richiesta di archiviazione del fascicolo da parte della Procura.

Erano stati i famigliari a presentare un esposto, ritenendo che i soccorsi non furono tempestivi per l’uomo. Pontoriero era stato colto da un malore. I tentativi di rianimarlo erano stati vani. Operatore video per un service per Mediaset, è la quindicesima vittima della tragedia. I familiari avevano presentato l’esposto e la Procura ha quindi aperto un fascicolo contro ignoti, del quale poi ha chiesto l’archiviazione. Ora sarà il Gip a decidere se si dovrà continuare a indagare.

E sempre a proposito del Mottarone. I Club Lions e Leo  della 3° Circoscrizione 108 I a 1, diciannove in totale, si stanno attivando per realizzare “un sentiero fiorito per non dimenticare” all’interno del giardino Botanico Alpinia. L’iniziativa vuole ricordare le vittime della tragedia della funivia dove persero la vita 14 persone.

L’iniziativa prevede la creazione di aiuole con essenze officinali,  aromatiche e perenni a decorazione del percorso ubicato nella parte alta del giardino botanico, raggiungibile tramite un sentiero.