Il comune di Borgo Ticino, con l’azienda “Sereni Orizzonti”, ha presentato la nuova Rsa di via Bernini che sarà attiva dai primi mesi del 2023. La residenza per anziani verrà gestita dall’azienda friulana “3AMilano”. È stata progettata dall’architetto Silvia Bracco che ha illustrato l’opera:<È un edificio di tre piani e a forma di H, distribuito in 4 nuclei distinti dotati di controllo accessi per monitorare i movimenti degli ospiti affetti da demenza. Al piano terra ci sono la reception, gli uffici amministrativi, una palestra per la riabilitazione, la lavanderia e gli spogliatoi per il personale, un ambulatorio, una sala per servizi alla persona, una cucina per la realizzazione dei pasti, un salone polifunzionale per attività ricreative e la sala per il culto. Tanto al primo quanto al secondo piano si trovano una sala da pranzo e un soggiorno, servizi igienici per gli ospiti e due nuclei abitativi da 20 posti letto, suddivisi ciascuno in 2 camere singole e 9 camere doppie. La struttura dispone inoltre di due ingressi: uno destinato ai visitatori e uno agli ospiti di servizio>. L’edificio presenta caratteristiche all’avanguardia per quanto riguarda l’ecosostenibilità e il risparmio energetico. Realizzato in classe energetica A3, produrrà autonomamente circa 165.000 kWh di energia, che corrisponde a oltre il 60% dell’intero fabbisogno, riducendo l’emissione in atmosfera di oltre 69 tonnellate all’anno di anidride carbonica. Valentino Bortolussi, proget manager di “Sereni Orizzonti”, ha aggiunto:
Borgoticino: terminati i lavori della Rsa. Offrirà 80 posti, una quarantina i dipendenti
Funivia, avvocato di Nerini: “Perizia informatica su risposte di consulenti e dipendenti Leitner”
“Gran parte della perizia informatica è consistita nel chiedere a consulenti e dipendenti della Leitner come funzionava il sistema informatico. Noi ci aspettavamo che la perizia informatica ci desse maggiore supporto per capire cosa davvero sia successo quel giorno” così l’avvocato Pasquale Pantano, difensore di Luigi Nerini, ha riassunto i rilievi mossi in aula ai periti informatici. “Gran parte della perizia consiste in domande e risposte tra i periti e i consulenti di Leitner. Questo per ne inficia la validità”.
E anche il legale del capo servizio Gabriele Tadini, l’avvocato Marcello Perillo ha posto delle domande: “Per quale motivo alcuni dati venivano trasmessi alla scatola nera, entrando quindi nel database, e quali no e chi ha fatto questa scelta. E’ tempo che Leitner metta in campo le sue spiegazioni e cerchi di farci capire che linea intende tenere.
Non di solo Pane: la manifestazione per la Pace a Roma
Una puntata tutta dedicata alla manifestazione per la Pace di Roma dello scorso 5 novembre alla quale hanno preso parte oltre 100 mila persone. Contributi di un’esponente del Movimento per la Pace di Kiev, del Cardinale Zuppi e del segretario CGIL Landini.
Funivia Stresa, gli avvocati degli indagati hanno esaminato i periti informatici
Parola agli avvocati difensori degli indagati oggi in aula al Tecnoparco per il contro esame della perizia informatica. E dai rilievi dei difensori si possono anche intravvedere le prime linee difensive.
L’avvocato Andrea Da Prato, legale del direttore di esercizio Enrico Perocchio, ha chiesto ai periti quante volte la “scatola nera” dell’impianto abbia registrato le anomalie di cui aveva parlato il capo servizio Gabriele Tadini. “Dato che il rilievo di tali anomalie costituirebbe il problema per il quale qualcuno ha inibito I freni, ho chiesto quante volte sia stato registrato il problema. Mi hanno risposto per 45 minuti ma non mi è stato dato un numero, numero che può essere importante per confermare o no dichiarazioni fatte”.
Sulle anomalie anche l’avvocato di Leitner Paolo Corti: “le segnalazioni, spesso falsi positivi a causa delle modalità di trasmissione, non riguardavano la sicurezza e non sono la causa della tragedia. L’impianto era sicuro e in caso di problemi di sicurezza si sarebbe bloccato”.
A margine dell’udienza si è parlato anche della causa civile tra Ferrovie del Mottarone e Comune di Stresa. “La richiesta di un milione al Comune di Stresa servirà a risarcire le vittime – ha dichiarato l’avvocata Marzia Martinoli che rappresentano Ferrovie del Mottarone Srl-. Non è una richiesta di un corrispettivo, quegli importi sono il contributo previsto dal bando di gara che il Comune chiese di rateizzare, somma anticipata da Nerini che il.
Comune si impegnò a restituire.
La richiesta avanzata va in direzione di continuare nell’intento iniziale già dichiarato, cioe la volontà di risarcire quanto più possibile gli aventi diritto” .
E un altro tema ora marginale ma che sarà presto rilevante riguarda la configurazione del reato di rimozione di dispositivi di sicurezza che è per sua natura doloso, il che metterebbe a rischio il pagamento dei risarcimenti da parte delle assicurazioni che invece risarciscono solo per reati di natura colposa.
Donare per crescere: progetto della Casa di Carità a Pallanza con ristrutturazione di casa Cavalli
Nell’appuntamento di Donare Per Crescere il parroco di San Leonardo a Pallanza don Riccardo Zaninetti invita a partecipare alla celebrazione della Messa delle 11 di domenica 20 novembre, al termine della quale sarà presentato dal direttore della Caritas Diocesana don Giorgio Borroni e dall’architetto Parachini il progetto della Casa di Carità. Si tratta della ristrutturazione di casa Cavalli, vicina alla chiesa, con la realizzazione di una sede che riunirà le associazioni di volontariato e l’assistenza per le famiglie bisognose che già vivono negli appartamenti della parrocchia. Tutto grazie a fondi dell’8xMille tramite la Caritas diocesana per sostenere e completare il progetto ciascuno può fare una donazione a: Fondazione Comunitaria del VCO IBAN: IT81O0306909606100000000570 Causale: Fondo Rete Caritas – Casa Cavalli.
Il Sasso nello Stagno: “Bollette alle stelle. Colpa di chi?”
“Bollette alle stelle. Colpa di chi?” è il tema di questa puntata de Il Sasso nello Stagno. Ospite di Maurizio de Paoli è il prof. Massimo Nicolazzi, docente di economia delle fonti energetiche e con una lunga esperienza nel settore. Si parla del rincaro dei costi energetici che sta colpendo famiglie e aziende cercando di individuarne cause e possibili rimedi.
L’infinito dentro un bisogno: incontro con Marco Cerutti di Confartigianato
Torna L’infinito Dentro un Bisogno – L’Incontro a cura del CST NO VCO. Ospite di Caterina Mandarini è Marco Cerutti, responsabile relazioni esterne di Confartigianato Piemonte Orientale. Riflettori puntati sul mondo del lavoro e sulle difficoltà contingenti delle aziende come il reperimento di diverse figure professionali ma si parla anche del ruolo di Confartigianato rispetto al mondo del volontariato e del sociale. In particolare attivata un’iniziativa con il CST No Vco e con una Settimana del sociale ricca di eventi.
Rappresentanza dei sindaci, Pizzi: “Salvate le mura del S. Biagio, lavorare ora per i servizi”
Il sindaco di Domodossola Pizzi spiega: “Abbiamo salvato le mura del San Biagio, ora però dobbiamo concentrarci sui contenuti, una partita preoccupante perché il livello dei servizi si sta indebolendo. La struttura è sempre più affidata a gettonisti. La Regione su questa partita è latitante, sembra che non ci sia la voglia di programmare. Non è stato mantenuto quanto promesso inizialmente”.
Sanità. I sindaci del Vco vogliono incontrare la Regione Piemonte. Decisione dopo la Rappresentanza
Un incontro urgente a Torino, con la direzione regionale dell’assessorato alla sanità e con i vertici del governo regionale : ’assessore Luigi Icardi e il governatore Alberto Cirio. E’ quanto ha deciso la Rappresentanza dei sindaci dell’Asl del Vco riunitasi a nel tardo pomeriggio di ieri Palazzo Beltrami a Omegna
Sul tappeto questioni importanti come la carenza di personale medico e infermieristico negli ospedali del Vco e ancora i lunghi tempi di attesa registrati per alcune prestazioni sanitarie.
“L’incontro – il commento del presidente Gianni Morandi, sindaco di Gravellona Toce – si è svolto in un clima di collaborazione. L’Asl ha fornito i dati chiesti e ha spiegato qual è lo stato di salute della sanità provinciale. Abbiamo affrontato la questione gettonisti. Una nota dolente. Si pensi che se nel 2018 l’Asl era costretta a fare ricorso a 18 unità, oggi il numero dei medici esterni impiegati nella copertura di servizi sanitaria ospedalieri è arrivato a quota 40″.
Non era all’ordine del giorno la questione relativa all’edilizia ospedaliera. ” Per l’immediato sappiamo che i nodi da sciogliere riguardano appunto il personale e i servizi. In futuro sarà la riorganizzazione ospedaliera. Sono convinto che l’opzione ospedale nuovo sia l’unica via percorribile. Con il tempo se ne renderanno conto tutti. Del resto il Vco prima aveva 6 ospedali, poi siamo arrivati a 2. Col tempo ce ne sarà uno solo. Quando la medicina territoriale sarà ben organizzata e il servizio di emergenza rispondente alle esigenze del Vco anche la localizzazione del nuovo ospedale non sarà così importante e divisiva per il territorio” conclude Morandi.
Stresa, la minoranza: “Valutiamo la possibilità di riaprire l’attuale impianto della funivia”
“Questa città non si può permettere che la funivia rimanga ferma così a lungo. Abbiamo bisogno di ripartire. L’obiettivo è di chiudere questa fase drammatica della storia della città. Credo che potremo ripartire solo quando riapriremo l’impianto”. Il consigliere di Grande Stresa Canio Di Milia ieri in consiglio comunale ha spiegato l’ordine del giorno presentato dalle minoranze per chiedere di valutare la riapertura dell’impianto della funivia, anche con un “significativo maquillage”. Questo in alternativa a inseguire “soluzioni dal costo e dalla tempistica incerta che richiederanno parecchi anni per la loro attuazione e realizzazione. Siamo in Italia e tra autorizzazioni e altre pratiche ci vorranno almeno 10 anni, mentre ho letto sui giornali – ha proseguito Di Milia – che il consulente ha parlato di riaprire la funivia nel 2024, se così fosse firmerei subito.”. Il riferimento è all’iter avviato con il consulente Angelo Miglietta del precedente ministro al Turismo per la realizzazione di un nuovo impianto. Iter dal quale, ha denunciato il consigliere Andrea Ardizzoia, “la minoranza è stata totalmente esclusa. Abbiamo appreso dai giornali e dai comunicati le notizie”. Di Milia ha aggiunto: “Valutiamo, anche dando un incarico a un professionista in parallelo la possibilità di recuperare questo impianto per il quale il Comune ha speso più di tre milioni di euro per farlo ripartire in tempi ragionevoli, per non abbattere e buttare via tutto”.
La sindaca Marcella Severino ha ribadito l’intenzione di procedere con il progetto avviato: “c’è molto interesse a diversi livelli, anche questa mattina ho partecipato a una riunione a Milano su questo tema, siamo convinti che ci voglia qualcosa di innovativo non solo per Stresa ma per tutto il territorio. Sono in corso approfondimenti geologici, non ho mai detto che si voglia buttare via tutto”.
L’opposizione nell’ordine del giorno ha chiesto anche al Comune di procedere con la manutenzione necessaria che da un anno e mezzo non viene più fatta, chiedendo alla Procura le autorizzazioni per procedere. Severino ha annunciato che “quando il quadro sarà più chiaro ci incontreremo con i consiglieri, ma anche con gli imprenditori del territorio per coinvolgere tutti” e ha aggiunto che al momento non può dare altre informazioni sugli accertamenti in corso.