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Pauroso incendio nella notte a Craveggia. Casa distrutta dalle fiamme, la famiglia sta bene

Saranno le indagini dei Vigili del fuoco del Vco a dire cosa abbia causato il pauroso incendio che mercoledì notte ha tenuto con il fiato in sospeso Craveggia. Il rogo è divampato all’interno di una casa situata nel centro del paese vigezzino. Ad accorgersi di quanto stava succedendo sono stati i proprietari dello stabile insospettiti da rumori provenienti dal piano di sopra. Subito è scattato l’allarme. Sul posto sono arrivate diverse squadre di vigili del fuoco. Pompieri della Valle Vigezzo assieme a quelli del distaccamento di Domodossola e del Comando provinciale di Verbania hanno lavorato tutta la notte prima di avere la meglio sul fuoco.
Le fiamme alte erano visibili da tutta la Valle. Le travi in legno del tetto hanno alimentato il fuoco rendendo difficoltose le operazioni di spegnimento. Craveggia oggi hanno operato anche squadre di pompieri in arrivo da Omegna per mettere in sicurezza la struttura. L’immobile è inagibile. La famiglia che viveva al suo interno è sfollata e al momento è ospitata da parenti. “E’ stata una notte di paura. Qui le case sono vicine le une alle altre. Solo il provvidenziale lavoro dei vigili del fuoco ha evitato il fuoco si propagasse a case vicine” il commento del sindaco di Craveggia, Paolo Giovanola. Pompieri al lavoro su un altro incendio divampato nella mattinata sempre in Ossola ma questa volta nel fondovalle, a Prata, frazione di Vogogna. Questa volta il fuoco è scoppiato una legnaia. L’allarme è scattato intorno alle 10 : sul posto due squadre, con autobotte, da Domodossola e una squadra di supporto, con autoscala, arrivata da Verbania. Le fiamme hanno avvolto il tetto del deposito di legna di circa 25 metri quadrati, bruciandolo completamente. Anche in questo caso grazie all’intervento dei pompieri, il rogo, di cui non sono ancora note le cause, non si è propagato all’abitazione vicina.

Anziana viveva in una situazione di degrado con decine di gatti. Intervento stamattina a Fondotoce

Viveva in una situazione di degrado, con decine di gatti e scarse condizioni igieniche. Questa mattina intervento del Comune di Verbania, con l’Asl, ambulanza del 118, e la Questura per un’anziana a Fondotoce, nella zona della rotonda. La situazione della donna è stata anche oggetto di diverse segnalazioni da parte dei vicini e da tempo è nota e si è deciso di intervenire con lo scopo di tutelare la persona, e anche i gatti che vivevano con lei, in collaborazione con Asl e Servizi Sociali. Sul posto c’era anche il sindaco di Verbania Silvia Marchionini che sta seguendo direttamente la vicenda.

Il Sasso nello Stagno: le povertà. Ospiti Chiara Fornara e Aldo Reschigna del Ciss Verbano

Ospiti di Maurizio De Paoli in questa puntata de Il Sasso nello Stagno sono il presidente e il direttore del Ciss Verbano, Aldo Reschigna e Chiara Fornara. Si parla di povertà in un periodo molto complicato tra post pandemia e caro bollette. Un tema di grande attualità. Crescono le persone che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, anche nel VCO. Lo confermano i Ciss del territorio. Per affrontare “le povertà” (economica ma ad esempio anche educativa, lavorativa, abitativa) il consorzio verbanese ha messo in campo una serie di iniziative.

Donare per crescere: cena benefica a favore del Centro Antiviolenza VCO, raccolti 2.650 euro

2.650 euro: è il ricavato della cena benefica della scorsa settimana presso il Ristorante di Casa Immacolata a Verbania Pallanza. Sarà devoluto a favore della Rete Antiviolenza del Verbano Cusio Ossola e del Centro Antiviolenza Vco per implementare il servizio di sostegno psicologico. Un’iniziativa del Presidio Soci Nova Coop e del Consorzio dei Servizi Sociali del Verbano: la cifra è stata versata sul Fondo Tutela donne e minori istituito nel 2017 presso la Fondazione Comunitaria del Vco che finora ha finanziato 5 progetti per un totale di circa 65 mila euro contro la violenza di genere.

Mottarone, mercoledì il consulente per la nuova funivia Miglietta incontra il sottosegretario Rixi

Mercoledì a Roma il consulente per la ricostruzione della funivia del Mottarone Angelo Miglietta incontrerà il sottosegretario alle Infrastrutture Edoardo Rixi. La notizia è stata confermata dall’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati.

Miglietta era stato nominato dal ministro per il Turismo del Governo Draghi Massimo Garavaglia. Con la fine del Governo l’incarico era decaduto.

“Dall’incontro – spiega Marnati – potrebbe scaturire un nuovo incarico”. In questo caso, quindi, la ricostruzione della funivia cambierebbe addirittura Ministero, diventando competenza di quello alle infrastrutture, di Matteo Salvini.

Intanto, però, la sindaca Marcella Severino ha fatto sapere di aver affrontato l’argomento funivia con la neo ministra al Turismo Daniela Santanchè, incontrata giovedì all’assemblea dell’Anci. Pubblicando sulle sue pagine social un selfie , scrive: “Ho parlato del percorso intrapreso per la ricostruzione della funivia e e ci aggiorneremo presto per illustrare nel dettaglio quanto fatto e condividere i prossimi step”.

Intanto si avvicina il giorno dell’udienza di inizio della causa civile che la società Ferrovie del Mottarone Srl, di Luigi Nerini, ha intentato al Comune di Stresa. La richiesta è di circa un milione e centomila euro, corrispondenti ai canoni che il Comune avrebbe dovuto versare, dal 2021 al 2028, alla società che aveva anticipato la somma per i lavori di ristrutturazione. L’appuntamento è per il 29 novembre davanti al giudice civile di Verbania.

Oggi intanto a Pavia si è aperta l’udienza preliminare che vede come imputati Shmuel Peleg, nonno del piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, e Gabriel Alon Abutbul, presunto complice, per il rapimento del piccolo avvenuto l’11 settembre del 2021. Il bambino, affidato dalla zia paterna, era stato portato in Israele. Al termine dell’udienza le parti hanno comunicato di aver trovato un accordo per il patteggiamento, cui la Procura ha dato il via libera. L’udienza è stata aggiornata al 13 dicembre.

Il Natale di Stresa tra lo show in videomapping e il ritorno della Grotta di Babbo Natale

Il videomapping creato appositamente per la facciata di Palazzo di Città è una delle novità del Natale di Stresa. Uno spettacolo di 7 minuti rimarca l’assessore al turismo Maria Grazia Bolongaro. Intervallato da un divertente countdown. Un “Christmas Show” in scena tutti i giorni dalle 17 alle 22 fino all’8 gennaio.

Gli eventi natalizi nella perla del Lago Maggiore, partiti con un ottimo successo lo scorso fine settimana, con locali aperti e commercianti soddisfatti per l’affluenza, proseguono nei weekend e nei giorni festivi fino al 26 dicembre in collaborazione con la Grotta di Babbo Natale. aggiunge Bolongaro.

Nel piazzale dell’imbarcadero il luna park a tema, il Palazzo dei Congressi diventato per l’occasione Palazzo dei giochi con i giochi d’un tempo e uno spazio dedicato ai piccoli da 0 a 3 anni, gli spettacoli sul pittoresco Piroscafo Piemonte. E poi un’altra novità: grazie alla disponibilità dell’Hotel des Iles Borromees lo show al “Ninfeo dei continenti” e a Villa Azalea lo studio e l’incontro con Babbo Natale. Ci si arriva dal centro di Stresa anche con due trenini.

L’atmosfera natalizia si respira in tutta la cittadina, che l’amministrazione comunale ha illuminato con luminarie tutte a led; grande l’impegno dei commercianti per riproporre anche quest’anno le suggestive e divertenti vie a tema. Mercatini di antiquariato e hobbistica in piazza Cadorna e un piazza Possi.

Nelle frazioni stresiane allestiti oltre 120 presepi, presepi da tutto il mondo invece custoditi nella parrocchiale di Sant’Ambrogio. Simboli del Natale insieme all’albero, la sua accensione in piazzetta è stato un ulteriore momento di festa.

Domodossola: comitato denuncia peggioramento della situazione movida, i vigili: “Non ci risulta”

“Dalle risultanze dei nostri atti il segnalato peggioramento del Borgo della Cultura non trova alcuna conferma, ed anzi, la situazione appare sotto costante controllo e monitoraggio, sia da parte delle Forze dell’Ordine dello Stato proprio come confermano le premesse del Vs. comunicato e, per quanto possibile, anche da parte di questa Polizia Locale”. Così il comandante della Polizia Locale di Domodossola, il commissario capo Marco Brondolo, risponde al comitato che nei giorni scorsi ha inviato in municipio una lettera nella quale si denunciava l’aumento di fenomeni di disturbo alla quiete pubblica e micro criminalità nel centro in corrispondenza dei fine settimana. “Questo Corpo di Polizia Locale non può che condividere l’intento, di perseguire, nell’ambito del più ampio contesto della “sicurezza integrata e partecipata”, l’obbiettivo di realizzare una “Movida sostenibile” nel Borgo della Cultura” scrive Brondolo, ma al tempo stesso rileva che l’obiettivo è realizzabile con l’incremento del sistema di sicurezza urbana integrata, di cui fa parte la Polizia locale, che gestisce il sistema di videosorveglianza, ma che il Comitato non ha citato. Il comandante ricorda i risultati ottenuti nelle scorse settimane, con l’individuazione dell’autore di un imbrattamento e l’autore di un furto, recuperando il maltolto che è stato immediatamente restituito al legittimo proprietario.
“Altre indagini – aggiunge – sono ancora in corso per un episodio di danneggiamento e confidiamo di poterle condurre a buon fine, sebbene i sistemi di videosorveglianza, nell’attuale quadro normativo, non ci consentano l’identificazione automatica dei responsabili, non essendo operativo un sistema di riconoscimento facciale automatizzato”. Ciò nonostante, scrive il comandante, “Vogliamo considerare la mancata citazione della Polizia Locale uno stimolo ulteriore per soddisfare tutti i desiderata dei nostri stakeholders, ai quali dobbiamo prestare la massima attenzione, in un’ottica di continuo miglioramento della pubblica funzione che abbiamo l’onere e l’onore di esercitare”. E chiarisce: “Senza timore di smentita possiamo affermare che gli strumenti normativi vigenti sono tutti perfettamente funzionali ad impedire ogni degenerazione della movida in molestia, in danno dei residenti del centro storico”.

Extra: violenza di genere nel Vco, situazione e progetti

Al 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza di genere, è dedicata questa puntata di Extra. Il nostro approfondimento vi propone interviste a chi opera sul campo, attivato a livello provinciale un Centro antiviolenza con diversi soggetti in rete, con il racconto di esperienze dirette sul tema. Vi riferiamo anche gli ultimi dati disponibili sul fenomeno.

25 novembre, Centro Antiviolenza del Vco: 86 nuove richieste di aiuto nell’ultimo anno

Sono state 86 le donne che per la prima volta nell’ultimo anno si sono rivolte ai servizi del Centro Antiviolenza del Vco. E’ quanto emerge dai dati diffusi alla vigilia della ricorrenza del 25 novembre, riferiti al periodo tra il primo novembre 2021 e il 31 ottobre 2022. Ci sono poi 107 situazioni ancora seguite dal Centro. In tutto risultano in carico 193 donne. Di esse la metà sono lavorativamente occupate, il 40% ha sporto denuncia, il 75% ha figli minori, il 42% sono situazioni di violenza assistita che coinvolgono minori.

Le persone che si sono rivolte per la prima volta all’Asl, grazie al percorso del Codice Rosa, dal primo gennaio 2022 al 31 ottobre 2022, sono state complessivamente 152, di cui 140 donne, 12 uomini e 34 minori vittime di violenza assistita.

Il centro Antiviolenza del Vco gestisce l’accoglienza di donne, con o senza figli, di persone LGBTQ, e di uomini che hanno subito violenza o vivono in situazione di alta conflittualità con il partner o con i familiari conviventi.

Si occupa anche dell’ospitalità di persone nei casi si emergenza o quando si ritenga necessario il loro allontanamento dal domicilio, svolge attività finalizzate a contrastare il fenomeno della violenza di genere e a offrire alle vittime un’opportunità per affrancarsi dal circuito della violenza.

Sono coinvolti assistenti sociali, educatrici e psicologhe, con sportelli di ascolto e sempre in sinergia con forze dell’ordine e soggetti del privato sociale.

Le sedi del Centro Antiviolenza sono nelle sedi dei Consorzi dei servizi sociali, a Domodossola, Verbania e Omegna, nei servizi di pronto soccorso e consultori dell’Asl Vco, alla Cooperativa La Bitta a Domodossola e nella sede della Provincia al Tecnoparco. Il Centro Antiviolenza del Vco è collegato al numero verde nazionale 1522.

Stresa, maltratta cane e ne getta la carcassa nel lago. Multe per 40 mila euro e denuncia

Multe per 40 mila euro e denuncia per chi maltrattò un cane e poi ne ha gettato la carcassa nel lago. L’indagine è stata condotta dagli agenti della Polizia Locale di Stresa, dopo il ritrovamento, avvenuto il 24 ottobre scorso, dei resti di un cane nel lago in località “La Sacca”. L’animale era avvolto in una coperta, con dei sassi, evidentemente per farlo sprofondare, e chiuso in sacchetti di plastica.

Gli agenti hanno identificato subito l’animale, poiché poco tempo prima avevano chiesto l’intervento dei veterinari dell’Asl Vco per verificarne le precarie condizioni di salute. Dopo la visita, infatti il veterinario aveva prescritto delle cure per salvarlo. E purtroppo ciò non è avvenuto. Sempre di concerto con l’Asl, la carcassa è stata inviata all’Istituto Zooprofilattico di Torino per l’esame necroscopico, tossicologico e farmacologico. Al termine di tutti gli accertamenti sono scattate le sanzioni sia per i proprietari del cane, che sono anche stati denunciati alla Procura per vari reati, che per chi ne ha smaltito la carcassa, per un totale di 40 mila euro. Ai proprietari sono stati inoltre sequestrati preventivamente altri due cani con ulteriore comunicazione alla Procura.