Una serata “Alla Napoletana” per Stresa Festival. Ora Mario Brunello con le Sonate e Partite di Bach

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Una serata “Alla Napoletana” per Stresa Festival al Palazzo dei Congressi.
Dopo il successo dello scorso anno nei panni dell’Evangelista nella Passione secondo Matteo di Bach, Vincenzo Capezzuto è tornato al Festival, portando con sé l’essenza della tradizione napoletana. Con una voce unica nel suo genere, che sfugge a ogni classificazione per la sua straordinaria timbrica, estensione e spiccata versatilità nell’interpretare generi musicali diversi, Capezzuto ha dato vita a un concerto che ha unito la musica vocale del primo barocco alle melodie popolari napoletane.

Insieme all’Arpeggiata, un ensemble pluripremiato che ha riscoperto le radici del blues dell’epoca, riprendendo le musiche che animavano le strade, i luoghi popolari e i festeggiamenti dell’antica Napoli, Capezzuto ha riportato il pubblico nel XVII secolo, quando la città era considerata la capitale della musica, nonché il luogo d’origine dell’opera e della commedia dell’arte. È da quei rispettati conservatori napoletani che emersero grandi musicisti, compositori di spicco e celebri castrati.

L’ensemble l’Arpeggiata, fondato nel 2000 da Christina Pluhar, una delle musiciste più innovative nel panorama della musica antica, è composto da straordinari musicisti specializzati nell’esecuzione della musica del XVII secolo.

Stresa Festival prosegue stasera e domani sera nella straordinaria cornice dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso con Mario Brunello, direttore artistico del festival, al violoncello piccolo. Eseguirà in sue serate l’integrale delle Sonate e Partite di Bach, capolavoro assoluto della musica per violino solo.

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