Trapianto di rene, meeting di AmaRene a Domodossola. 94 i pazienti trapiantati e seguiti nel Vco

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Meeting AmaRene dedicato al trapianto di rene promosso dall’Associazione Onlus, con il patrocinio ASL VCO e Comune di Domodossola, aperto a tutti nei giorni scorsi in Cappella Mellerio a Domodossola.

Dopo l’introduzione al tema della Dott.ssa Emanuela Pastorelli – Direttore Sanitaro ASL VCO – ha preso la parola il Dr. Maurizio Borzumati – primario di Nefrologia ASL VCO – che ha esposto i programmi di prevenzione e cura delle malattie renali nelle struttura sanitarie della nostra provincia, sottolineando l’importante interazione del VCO con Novara per il programma di trapianto renale. Il bilancio attuale annovera 94 pazienti trapiantati e seguiti nel VCO, con l’importante numero di 8-9 nuovi pazienti all’anno residenti nel nostro territorio che usufruiscono di un trapianto di rene quale miglior forma di terapia per l’insufficienza renale terminale.

E’ stato poi il prof. Vincenzo Cantaluppi – direttore Nefrologia e Centro Trapianti Rene al Maggiore di Novara – che ha illustrato i programmi di trapianto nella nostra realtà territoriale e le grandi innovazioni che si sono registrate nel settore, evidenziando l’importante interazione con il VCO che presto sarà arricchita anche dall’utilizzo di sistemi di telemedicina per migliorare la sinergia. La collaborazione coinvolgerà anche la scuola di specializzazione di Nefrologia dell’Università del Piemonte Orientale. Il volume di attività svolto nel VCO permette infatti l’ingresso della Nefrologia nell’offerta formativa universitaria, con la possibilità di poter disporre di nuovi specializzandi negli Ospedali del Verbano Cusio Ossola.

La serata si è conclusa con la testimonianza di pazienti portatori di trapianto che hanno raccontato, con emozione ed entusiasmo, la propria storia, condividendo con i presenti l’avvio della “nuova vita” dopo aver superato le difficoltà della malattia. Non sono mancate toccanti testimonianze di chi liberarmene e volontariamente ha donato uno dei propri reni per permettere la “nuova vita” alla moglie o al fratello, confermando l’importanza del trapianto da vivente come una delle più efficienti opzioni di terapia per chi lo riceve e senza alcun rischio per il donatore se in possesso di reni sani.

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