E’ stato recuperato alle 2 della scorsa notte dopo diverse ore di lavoro da parte dei soccorritori il corpo della donna tedesca di 73 anni morta nel lago ieri pomeriggio. L’allarme era scattato intorno alle 18, quando la turista stava facendo il bagno di fronte alla spiaggia del lido. Poco dopo essere entrata in acqua, forse per un malore, è scomparsa sotto la superficie. L’hanno cercata subito gli assistenti ai bagnanti, la Guardia Costiera e l’elicottero del Sogit. Sul posto intervenuta la squadra nautica dei Vigili del Fuoco di Verbania, con un battello pneumatico, e poi i sommozzatori con l’elicottero da Torino. I volontari del distaccamento di Cannobio hanno collaborato da terra.
Il corpo è stato individuato in profondità, ma il recupero è stato lungo e complesso e le operazioni si sono concluse appunto solo alle 2 della scorsa notte.
La salma è stata poi portata all’obitorio del Castelli di Verbania. Il marito ha effettuato il riconoscimento. Gli ha offerto sostegno una squadra Care Team del Sogit.
Purtroppo solo nel mese di agosto nei laghi italiani sono stati 14 i decessi per annegamento, poco meno di una vittima ogni due giorni. Il dato arriva dalla Società italiana di medicina ambientale. Che ricorda poi come sia il mare il principale luogo di annegamento (50,3% dei casi), mentre il 41,3% dei decessi avviene nelle acque interne e l’8,3%
in piscina. Quanto alle cause, il 28% degli incidenti dipende da malori improvvisi, il 15% da sventatezza, il 14% per cadute in acqua. Il resto è determinato da incapacità di tenersi a galla, tuffi sconsiderati dove il fondale è basso o roccioso. Le acque interne di fiumi e laghi “possono nascondere grandi insidie – avverte la società scientifica -. Da un lato mulinelli d’acqua e correnti nei fiumi, dall’altro fondali improvvisamente profondi dei laghi e difficoltà a risalire a riva, quando questa è rocciosa, causata da alghe adese alla pietra che la rendono scivolosa. I numeri sui decessi ci dicono che serve più prevenzione in Italia, promuovendo nella popolazione una maggiore consapevolezza circa le norme base di sicurezza e incrementando controlli e divieti”.