Stresa, la minoranza abbandona il consiglio comunale in polemica con la giunta su porto, Lido, Pnrr e funivia

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Hanno abbandonato il consiglio comunale in segno di protesta i consiglieri di minoranza stresiani Andrea Fasola Ardizzoia, Carlo Falciola, Tommaso Coppini, Giuseppe Bottini e Canio Di Milia. La riunione era in programma lunedì pomeriggio. Un gesto, spiegano, “a fronte dell’ennesima mancanza di senso istituzionale e di collaborazione da parte della Giunta guidata dalla Sindaca Severino”. In particolare, contestavano il mancato inserimento all’ordine del giorno di “importanti interrogazioni” come porto, lido di Carciano, Pnrr, la funivia e in ultimo lo Stadio Luigi Forlano e i lavori di rifacimento del manto in erba sintetico, promessi per questa primavera”.
La minoranza attacca anche sulla “gestione istituzionale di cerimonie ed eventi importanti per la città, con la commemorazione delle vittime della tragedia del Mottarone, ove tutti i consiglieri di minoranza non sono stati invitati per la cerimonia commemorativa sia pubblica che “segreta””. La cerimonia segreta sarebbe quella che si è tenuta nel pomeriggio del 23 maggio, con pochissimi invitati, alla presenza di rappresentanti della comunità ebraica e durante la quale è stata portata sul luogo della caduta della funivia una targa donata da Esther Peleg Cohen, madre di Tal Peleg e nonna materna dell’unico sopravvissuto, Eitan Biran, a memoria dei morti della propria famiglia. Una cerimonia tenuta segreta ha poi scritto Severino su Facebook “per dare un senso commemorativo di preghiera evitando che divenisse un ennesimo attacco mediatico”. Commentano i consiglieri di minoranza: “Comprendiamo che le posizioni possano essere distanti su numerosi temi di gestione della città. Comprendiamo anche le difficoltà, ormai palesi a tutti, di questa Amministrazione nell’affrontare e risolvere i problemi che si acuiscono ogni giorno senza che si veda una soluzione.
Riteniamo però che l’Istituzione non possa essere guidata dai personalismi e dalle apparenze. Con questo approccio si creano muri e non collaborazione. Ci aspettiamo che dopo questo ennesimo segnale si cambi registro, nel rispetto della città, dei cittadini e dell’Istituzione che rappresentiamo”.

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