Stanziati 5 milioni di euro per lo studio di fattibilità della tratta Arona Santhià

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Chiusa 11 anni fa con l’assenso di una Giunta regionale a colore leghista, per la riapertura della ferrovia Arona – Santhià ci sono buone prospettive, allora definita un ramo secco tra un decina di linee del Piemonte. Sono Arrivati 5 milioni per il primo studio di fattibilità, ovvero la ricerca di tutto quanto andrebbe fatto nel momento in cui la ferrovia venisse di nuovo percorsa dai convogli. Con orgoglio lo comunica l’ex vice sindaco e parlamentare Alberto Gusmeroli:”Venerdì sera ho ricevuto la lettera ufficiale dell’Amministratore delegato delle Ferrovie Luigi Ferraris che conferma il primo stanziamento di cinque milioni di euro per la prima fase e la redazione dello studio di fattibilità. Era la notizia che aspettavamo in tanti da quando oltre un anno fa organizzai la prima riunione in video call tra i vertici di Ferrovie, i sindaci della tratta tra Arona e Santhià, l’associazione per la riapertura dell’Arona – Santhià e i due assessori alla Regione Piemonte, Marco Gabusi e Matteo Marnati, l’eurodeputato Alessandro Panza, un grande lavoro di squadra anche con i vertici del Ministero dei Trasporti, il vice ministro Edoardo Rixi e il ministro Matteo Salvini. Per tutto l’anno ho fatto riunioni quasi mensili con le ferrovie. E’ stata fatta una prima stima del costo di riattivazione del traffico passeggeri e poi anche del traffico merci, un primo grezzo business plan per vedere che la linea fosse interessante economicamente e ci fosse il ritorno dell’investimento per il trasporto passeggeri e merci” le parole di Gusmeroli.
Sarebbe una linea che tornerebbe a unire Svizzera, Italia e Francia permettendo il collegamento diretto per Torino. E’ un primo risultato importante per tutto il territorio, non solo quelli da Arona a Santhià. Un risultato che aprirebbe scenari di sviluppo turistico, commerciale e di minor trasporto su strada con futuri benefici di minor inquinamento.

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