Stamattina a Trarego Viggiona la commemorazione dei 9 caduti dell’Eccidio di Promè

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Stamattina a Trarego Viggiona la commemorazione dell’Eccidio di Promè. Era il 25 febbraio del 1945 quando sette giovani partigiani della Volante Cucciolo e due civili persero la vita trucidati dai nazifascisti. Due persone seppure ferite riuscirono a sopravvivere.
Il ritrovo per la cerimonia presso il municipio, quindi la camminata fino all’area monumentale di Promè dove si è svolta la commemorazione con la posa di una corona di alloro. Iniziativa del Comune di Trarego Viggiona, insieme a ANPI Verbania e Alto Verbano, con Associazione Casa della Resistenza, Istituto Cobianchi e Proloco Trarego.

Sono stati proprio i ragazzi del Cobianchi, come oramai da tradizione, a portare il ricordo di quei giorni. C’erano il sindaco Sebastian Nicolai, il vice presidente della Provincia Rino Porini, il parroco don Pierino e Lidia Chiovini, nipote di uno dei partigiani sopravvissuti. Ancora, la testimonianza di un partigiano. Il primo cittadino Nicolai ha richiamato la discussa lettera della preside del Liceo Leonardo Da Vinci di Firenze sottolineando l’importanza di non essere indifferenti:  al bullo a scuola, alla disonestà. Perché nell’indifferenza germoglia il seme per la tragedia, come ha dimostrato la guerra in Ucraina.
La mattinata è stata accompagnata dai canti partigiani e si è conclusa con il pranzo del ricordo.

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