In Ossola i sindaci dei centri valligiani sono sul piede di guerra : ritengono che l’orario scolastico entrato in vigore lunedì 11 settembre sia penalizzante per gli studenti che vivono in montagna. Da qui l’appello lanciato ai presidi dell’istituto Marconi Galletti Einaudi e del liceo Spezia.
Pochi giorni fa al Tecnoparco una delegazione di sindaci si è incontrata per discutere il tema. E’ stato deciso di sottoscrivere un documento dove i sindaci delle vallate ossolane chiedono ufficialmente ai vertici delle due scuole di rivedere l’organizzazione oraria. L’uscita da scuola alle 14 e l’arrivo a casa dopo quasi due ore per molti degli studenti che vivono in montagna non è accettabile e così le famiglie hanno chiesto l’intervento dei sindaci.
La lettera stilata dal sindaco anzaschino di Vanzone con San Carlo in questi giorni sta passando al vaglio dei colleghi delle altre valli.
Il documento sarà poi discusso in seno ai Consigli d’Istituto delle due scuole superiori domesi. Solo dopo si potrà arrivare a ritoccare l’orario di fine lezioni.
Al momento l’attuale organizzazione viene giudicata troppo penalizzante per chi vive nei territori più decentrati dell’Ossola.
La prima a sollevare il problema la scorsa settimana è stata la sindaca di Formazza. A lei si sono poi uniti gli altri sindaci.
“Troppo facile parlare di montagna solo in termini turistici. La montagna va aiutata proprio quando ci sono le situazioni più difficili. Fa rientrare a casa i ragazza da scuola poco prima delle 16 non agevola la loro vita e di fatto li penalizza sotto ogni altra attività” il messaggio lanciato da Bruna Papa.
Sindaci delle vallate ossolane sul piede di guerra: “Nuovo orario scolastico delle superiori penalizzante per chi vive in montagna”
Condividi articolo: