“Sfarzo Criminale” contro le truffe online: Carabinieri verbanesi impegnati a Napoli

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E’ scattata questa mattina l’operazione “Sfarzo Criminale” dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Verbania a Napoli con i militari del locale comando provinciale e coordinati dalla Procura partenopea. L’indagine ha permesso di scoprire un’organizzazione criminale specializzata in sofisticate truffe informatiche ai danni di centinaia di correntisti italiani di vari istituti di credito, su tutto il territorio nazionale, finalizzate all’acquisto di capi e accessori di brand di alta moda. Sono otto le misure di custodia cautelare, quattro in carcere e quattro ai domiciliari, eseguite.
Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di frodi informatiche e accesso abusivo a sistemi informatici.
L’attività investigativa, scaturita da una truffa informatica perpetrata nel 2021 ai danni di un correntista di una banca piemontese, condotta attraverso l’analisi di tabulati telefonici e dei fotogrammi acquisiti nelle attività commerciali, intercettazioni telefoniche e telematiche, e
numerosi riscontri effettuati negli istituti di credito, ha consentito di identificare i responsabili delle frodi, ricostruendo la struttura di un agguerrito network criminale, radicato in provincia di Napoli, che si avvaleva di tecnologie avanzate per eludere i complessi sistemi di sicurezza predisposti dagli istituti di credito.
Il modus operandi consisteva in una preliminare attività di “phishing”, basata sull’utilizzo di software per l’invio massivo di SMS “esca”, con link di reindirizzamento a siti web clone, del tutto identici a quelli di diverse banche, registrati su portali web dedicati attraverso l’utilizzo di documenti falsi o intestati a prestanome. C’era poi un successivo contatto telefonico con le vittime, effettuato da sodali addetti a un call center clandestino.
Per indurre in inganno gli utenti, mediante un software ad hoc, attribuivano alle sim utilizzate
(intestate a prestanomi) una numerazione corrispondente ai numeri verdi degli istituti bancari. Poi, acquisivano con artifizi vari l’identità digitale delle vittime e le relative credenziali di accesso, inviavano successivamente un sms attestante il buon esito dell’operazione, per fugare
eventuali sospetti, e l’avviso che entro 24 o 48 ore sarebbe pervenuto un nuovo codice d’accesso
al servizio di home banking. Riuscivano così ad avere accesso all’app di home banking delle vittime, per mezzo della quale gli addetti alla “monetizzazione” dei crediti svuotavano i conti correnti, creando carte di credito virtuali con cui accedevano ai servizi “Pay by link” offerti dalla o ai servizi di pagamento contactless offerti da “Samsung Pay”, “Apple Pay” e/o “Google Pay”. Infine, acquistavano capi di abbigliamento e accessori iconici di marchi d’alta moda nazionali ed esteri tramite web o nei negozi di Milano o Roma.
I Carabinieri verbanesi sono riusciti a documentare oltre 300 episodi delittuosi (tentati o consumati) perpetrati nei confronti di 146 vittime in Piemonte, Lombardia, Calabria, Lazio, Campania, Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Veneto, Sicilia, Abruzzo, Toscana, Trentino, Sardegna, Marche, Puglia e Friuli Venezia Giulia.
Accertata la sottrazione di circa 164mila euro da parte del sodalizio, che saranno recuperati
contestualmente all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo.
Sequestrati dai carabinieri nel corso delle indagininumerosi computer e telefoni cellulari utilizzati
oltre, in occasione delle perquisizioni di oggi, a contanti, conti correnti e gioielli, il cui valore complessivo è ancora in via di quantificazione. Nel corso di una perquisizione eseguita a Napoli, due degli arrestati sono stati sorpresi in flagranza di reato mentre perpetravano una truffa nei confronti di un ignaro correntista.

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