Segnalato da voi. Aronesi critici nei confronti della ciclabile che collega la città a Mercurago

Condividi articolo:

Se il capoluogo lombardo ha cambiato volto con la realizzazione di percorsi ciclabili, Arona non è da meno e sfodera il suo concetto di mobilità sostenibile. E agli Aronesi questa nuova “visione” green non va giù. Soprattutto ai residenti di via Broggi, via 1° maggio, via 2 giugno, via Cadorna, tanto per citare delle vie interessate dallo stravolgimento stradale. Dire che sono infuriati è un eufemismo e lo si capisce dal volantino apparso sulla cartellonistica stradale del nuovissimo tratto di pista ciclabile negli ultimi giorni dell’anno. “Avete tolto 30 parcheggi su 45 per una ciclabile che non serve a nessuno” si legge nella nota a firma dei residenti di via Broggi. Uno dei punti critici sono i 200 accessi carrai che si affacciano sulla pista; nel momento in cui il conducente vede la strada la macchina ha già invaso al ciclabile, con rischi per gli amanti delle due ruote. A guardare le planimetrie fornite dallo studio di progettazione Territorium di Valdilana (BI) non è ben chiaro se e dove verranno ripristinati i parcheggi eliminati. Nonostante nel lungo papiro che descrive il progetto esecutivo, 58 pagine più ulteriori allegati, si dica che i parcheggi verranno ricalibrati nelle vie oggetto di trasformazione, per via Broggi resta il mistero di dove saranno posizionati. Sul cartello che indica i posti disponibili per le auto c’è scritto 90 stalli: in realtà, oggi, se ne contano una ventina. Ed è un problema per i residenti del quartiere Riviera, dove le palazzine anni Settanta pagano lo scotto di avere garage realizzati per vetture più piccole di quelle di oggi e quindi spesso si è costretti a parcheggiare lungo viale Baracca e vie limitrofe. E come fanno notare, sempre nel succitato cartello, chi entra in bici da Dormelletto, utilizza la ciclabile che passa accanto al supermercato Carrefour per proseguire in corso Europa. I ciclisti che provengono dal centro utilizzano la medesima pista. Intanto ci sono i cartelli Ztl, che sarebbero stati coperte da sacchi neri in quanto completamente errati.

Articoli correlati