Una serata con un programma accattivante e variegato, con suoni nuovi, abbinamenti di violino, violoncello da spalla, fortepiano, Schubert e musica contemporanea quella andata in scena ieri nella chiesa di S. Ambrogio per Stresa Festival.
Si sono esibiti in “Schubert – Arpeggione” Sergey Malov al violino e violoncello da spalla e Flóra Fábri al fortepiano.
La sonata denominata Arpeggione era stata composta da Schubert per una chitarra suonata con l’arco (l’arpeggione appunto). Malov l’ha eseguita con il violoncello da spalla, uno strumento a cinque corde con la stessa accordatura del violoncello ma con una corda in più del violino che può sostenere sia la parte dei bassi che quella degli strumenti acuti.
Malov è stato finalista al concorso Paganini ed è un grandissimo virtuoso del violino oltre che di viola e di violoncello da spalla. Si muove attraverso tutte le possibilità della musica attuale, è un grande improvvisatore e comunicatore ed ha trovato il suo spazio naturale in un repertorio che si muove tra il violino e il violoncello.
Stresa Festival stasera è all’Isola Bella dove tornerà anche venerdì 1 settembre alle 20,30: sul palco acustico La Catapulta Barbican Quartet, quartetto d’archi, evento firmato Stresa Festival Young. In programma Haydn, Bartok e Beethoven.