Sanità: il 9 maggio torna a riunirsi la Rappresentanza dei sindaci dell’Asl del Vco. Morandi : “Situazione più grave del previsto”

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Il 9 maggio torna a riunirsi la Rappresentanza dei sindaci dell’Asl del Vco. Appuntamento a Palazzo Beltrami a Omegna alle 16.30. Gianni Morandi è il presidente. Un appuntamento promosso anche alla luce del decreto che vorrebbe ridurre il numero dei medici “gettonisti. In attesa dell’incontro con i colleghi e i vertici Asl Morandi ( sindaco di Gravellona Toce ) compie una disamina sull’esistente.”Dicono – spiega- per costruire un nuovo ospedale ci vogliono almeno 5 anni. Se avessero portato avanti il progetto già pronto e finanziato, invece di cambiare idea ogni quarto d’ora di questi ormai 4 anni di mandato amministrativo, probabilmente ora i lavori sarebbero quasi finiti. Purtroppo invece siamo qui ad assistere a disperati tentativi di tenere aperti due mezzi ospedali dribblando delle norme partorite in fretta e furia per contenere le spese dovute ai gettonisti che rischiano di far chiudere i reparti o tenerli aperti in deroga (violazione?) di legge. Probabilmente ora il decreto che ha provocato questa paradossale situazione verrà modificato ma il problema di fondo rimane: la mancanza di coraggio, necessario per fare la scelta giusta, lascerà proseguire il declino della sanità del Vco ad una velocità addirittura superiore a quella del declino, purtroppo, del sistema sanitario nazionale che da decenni vantavamo con orgoglio nazionale come uno dei migliori al mondo. Eppure la soluzione l’hanno già evocata un po’ tutti da anni: una ampia e forte diffusione della medicina territoriale, che porta buona parte dei servizi sanitari sui territori in modo capillare anche con posti letto di degenza semplice, e un unica struttura ospedaliera dove concentrare tecnologie e personale necessari ad affrontare le attività più complesse, compreso il DEA, e un sistema di emergenza capace di trasportare in pochi minuti ovunque i casi più urgenti. Così semplice da capire ma così difficile da realizzare, soprattutto se non si è disposti ad accettare quella minoranza di dissenso che manifesterebbero coloro che comunque vorrebbero tutto sotto casa. A tutto questo aggiungo il mio sconcerto per l’ennesima lettera trasmessa più di un mese fa all’Assessore Regionale, a nome di tutta la Rappresentanza dei Sindaci, con cui si chiedeva un confronto e rispetto alla quale nemmeno l’ultimo dei suoi collaboratori si è degnato di mandare due righe almeno per rispondere che non aveva certo tempo di ascoltare quei noiosi Sindaci di quella lontana Provincia, almeno due semplici righe. Da un certo punto di vista però lo capisco visto che l’ultima che abbiamo serenamente dialogato, e ci aveva assicurato il suo impegno a sottoporre al Presidente le nostre richieste prima di qualsiasi decisione, si è visto smentire in tempo reale dal Presidente stesso che era ad Omegna e dichiarava che era già tutto deciso: nuovi investimenti strutturali sui 2 ospedali, esattamente il contrario di quello che la maggioranza dei sindaci ha votato innumerevoli volte”.

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