Si è conclusa poco prima di mezzogiorno l’operazione di recupero di Carlo Vincenzo d’Orta, il cinquantaduenne milanese che era disperso in Val Grande. Le ricerche erano iniziate mercoledì mattina dopo che i familiari ne avevano denunciato il mancato rientro. Era partito da Cicogna il 14 agosto e si era perso. Aveva trascorso una prima notte all’addiaccio. La mattina del 15 aveva comunicato di stare e bene e di avere capito dove si trovava. Ma non è stato più in gradi di dare ulteriori informazioni. Lo hanno cercato il Soccorso Alpino piemontese, il Sagf, Vigili del Fuoco, Carabinieri del Parco e Protezione civile. Battuti i boschi nella zona degli alpeggi Soliva, Varola, Curgei. Nel tardo pomeriggio di ieri sono stati sentiti rei richiami da una zona estremamente impervia e boscosa. L’elicottero dei Vigili del fuoco ha lasciato poi una squadra del soccorso alpino in zona per continuare a cercare anche di notte. Sono intervenuti anche i droni dei Vigili del fuoco che riescono a individuare il calore. L’uomo è stato individuato, ma non è stato possibile raggiungerlo in sicurezza con il buio.
Grazie alle indicazioni fornite dalla squadra, questa mattina il servizio regionale di Elisoccorso di Azienda Zero Piemonte lo ha raggiunto e prelevato con il verricello per riportarlo a valle dove è stato valutato dall’equipe sanitaria che lo ha trovato in buone condizioni, nonostante le tre notti trascorse all’addiaccio.
Recuperato sano e salvo poco prima di mezzogiorno l’escursionista milanese disperso in Val Grande
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