Con 294 mila tonnellate in un anno, il Piemonte ha segnato nel 2022 un calo dell’1,7% della raccolta differenziata di carta e cartone, dato in linea con la contrazione della produzione di rifiuti urbani sia nella regione che a livello nazionale, ma con un dato pro capite superiore alla media italiana. Lo rileva il 28esimo Rapporto Annuale di Comieco, che evidenzia come il risultato si inserisca in un “contesto complicato, con un calo dei consumi e, in particolare, di beni alimentari, legato all’innalzamento dei costi energetici e delle materie prime e una conseguente riduzione della produzione di rifiuti”. “Nonostante a livello generale si registri un dato negativo, -4.900 tonnellate, la raccolta differenziata di carta e cartone rimane una pratica consolidata in Piemonte – osserva il direttore generale di Comieco, Carlo Montalbetti -. Ogni cittadino ha differenziato e avviato a riciclo 69,2 kg di carta e cartone, contro i 61,5 della media nazionale, e anche il livello di intercettazione della frazione cellulosica sul totale dei rifiuti prodotti è vicino al 14%, dato tra i migliori d’Italia”. La provincia più virtuosa è stata quella del Vco, con 115,5 kg per abitante, fanalino di coda quela di Asti con una resa pro-capite di 51,1 kg. Comieco ha gestito in Piemonte l’avvio a riciclo di oltre 130mila tonnellate di carta e cartone, pari al 45% della raccolta complessiva. Ai 1.125 comuni convenzionati sono stati corrisposti corrispettivi per oltre 12,4 milioni di euro.