Quartiere Intra: “Il progetto di Piazza Fratelli Bandiera va cambiato”

Condividi articolo:

Il consiglio di quartiere Intra, con la sola astensione del presidente Giovanni Piana, chiede la revisione del progetto di Piazza Fratelli Bandiera. Approvato il documento presentato dal consigliere Maurizio Sanavio, che riprende in gran parte la petizione sottoscritta da quasi 800 verbanesi promossa dal gruppo Verbania Futura.

Piana ha spiegato di essersi astenuto perché ancora il consiglio non ha tutte le informazioni necessarie sul progetto per formulare un giudizio.

La stessa fissazione della riunione è stata però motivo di scontro interno al consiglio, sia perché Piana è stato accusato di aver atteso troppo tempo, sia per la decisione di tenerla di sabato mattina, orario proibitivo per i mercatali impegnati a Intra.

“Chiedo scusa – ha detto all’inizio la vice presidente Loredana Bazzacchi – alle persone che non possono essere presenti per motivi di lavoro e chiedo scusa alle 800 persone che hanno firmato la petizione”.

Sanavio ha rimarcato come lunedì il consiglio comunale approverà un primo impegno di spesa: “Le informazioni sono inesistenti, i progetti non li abbiamo visti. L’impegno di spesa coprirà solo 2 milioni e 400 mila euro con un mutuo e un milione con i ristorni dei frontalieri. A fronte di un costo di circa 9 milioni. Questa corsa a fare questa operazione non è giustificata da nulla”. Rimarcati anche i disagi per Intra a fronte di un cantiere di 800 giorni di durata.

La segretaria del consiglio Loredana Brizio ha detto di aver parlato con gli ambulanti del mercato di Intra: “Esprimono il disappunto per l’orario della riunione, sembra fatto apposta per non farli partecipare perché lavorano il sabato mattina. Sono arrabbiati perché questa scelta non è stata discussa né condivisa. Io – ha aggiunto – sono preoccupata perché questi costi ricadranno anche sulle prossime generazioni”.

Bazzacchi ha poi aggiunto: “in tempi non sospetti, prima del 2015, il quartiere aveva già espresso i dubbi, ritenendo il progetto monco perché considerava solo un pezzetto di piazza che non coinvolgeva piazza don Minzoni, senza continuità”.

Presente il capogruppo del Partito Democratico Roberto Gentina che ha contestato il punto della petizione in cui si esprime preoccupazione per la chiusura di un pozzo dell’acquedotto che è prevista dal progetto. “Quello del pozzo è un falso problema, strumentalizzato. Il pozzo è di bassissima portata che sarà compensata dalla presa a lago già prevista da un progetto di acqua Novara Vco”. E ha aggiunto: “Delle firme molte non sono di abitanti della Sassonia, che, anzi, chiedono una riqualificazione della zona”.

Ha replicato il capogruppo di Verbania Futura Giandomenico Albertella: “In una recente intervista a Tele Vco il presidente di Acqua Novara Vco ha spiegato che per realizzare la presa a lago ci vorranno due anni di lavoro. Ed è una follia pensare di sostituire acqua di falda con acqua del lago”. Ha concluso: “non chiediamo che non si faccia nulla, ma di rivedere quel progetto. E una spesa di 9 milioni tutta a carico del Comune riguarda l’intera città, non solo la Sassonia”.

Il documento approvato sarà poi consegnato all’amministrazione prima del consiglio di lunedì sera.

Articoli correlati