Per Ganna e Longo Borghini Pasqua sulle pietre alla Parigi Roubaix

Condividi articolo:

Pasqua sulle pietre in arrivo con la disputa della Parigi Roubaix, la ‘regina delle classiche’, quella dei tratti di pavè; quello di porfido, quello peggiore, quello durissimo in un trionfo di polvere , qualora piovesse, di fango. Una corsa anacronistica se vogliamo, nella quale non basta essere il migliore ma serve che ogni cosa vada nel migliore dei mondi, soprattutto dal punto di vista della buona sorte perché una foratura, un problema meccanico, un guaio, una caduta davanti in un tratto di pavè può significare l’addio ai sogni di gloria. Sabato la gara femminile, domenica quella dei maschi. Sarà la giornata che Filippo Ganna attende da tempo, lui che guarda a questo monumento da sempre e che sul finire della scorsa settimana, prima di tornare in Italia per allenarsi tra Ticino e Vco, ha testato quasi tutto il finale della corsa, compresi i tratti di pavè. Il suo preparatore e ds Ineos Dario Cioni ha confermato che Pippo sarà uno dei capitani, se non la vera e propria punta della compagine britannica. Ovvio che di scontato non c’è nulla, soprattutto in una gara del genere ma di certo il vignonese si giocherà le sue carte. Per i maschi 256 km di gara da Compiegne al Velodromo di Roubaix; da affrontare 29 tratti di pavè tra i quali la leggendaria Foresta di Arenberg e nel finale Hem, Templeuve, Mons en Pevele, Carrefour de l’Arbre o Orchies, Luoghi di antologia del ciclismo. La gara femminile di sabato parte da Denain per affrontare 17 settori di pavè, gli ultimi della serie affrontata anche nella prova maschile, senza però la Foresta per 147 km di corsa. Elisa Longo Borghini, che al Fiandre ha confermato di avere un cuore enorme, difende il bellissimo successo della scorsa stagione. Tanto spettacolo atteso; e se dall’uovo di Pasqua uscissero dei bei regalini?

Articoli correlati