Di seguito il testo della lettera inviata dal sindaco di Domodossola al direttore generale dell’Asl Vco Chiara Serpieri.
Nell’ottobre del 2018 iniziavano i lavori per la messa a norma del pavimento del Country Pediatrico, necessari per rimuovere l’amianto, e il servizio veniva provvisoriamente spostato presso il DEA, con l’esplicito impegno da parte della Direzione Generale dell’ASL
VCO di ripristinare l’assistenza pediatrica una volta terminato l’intervento di riqualificazione.
I lavori sono conclusi da anni però, in spregio ad ogni promessa, non solo il servizio di Country Pediatrico non è stato ripristinato ma addirittura è stata soppressa anche la degenza pediatrica al DEA. Avete privato i bambini ossolani di quei luoghi di cura che consentirebbero alle loro famiglie, come è giusto e naturale, di assisterli senza disagio, senza cioè onerosi trasferimenti a Verbania.
L’emergenza legata al COVID19 è terminata ed è ormai tempo di rispettare gli impegni riattivando i posti letto di assistenza pediatrica, così da garantire un servizio di cui Domodossola e l’Ossola non possono e non vogliono fare a meno. Evidenzio inoltre come sia l’ultima deliberazione in materia di sanità del Consiglio Regionale, che ha deciso la riqualificazione dei due Ospedali esistenti, sia le ripetute
affermazioni dei vertici politici della Regione, i quali hanno garantito la presenza di DEA di primo livello in entrambi gli ospedali, risultano una puntuale circostanza rispetto al problema in argomento, in quanto conseguentemente è ora possibile e sono quindi a
chiederLe di programmare al più presto la riapertura dei Reparti di Pediatria e Ostetricia all’Ospedale San Biagio di Domodossola, risolvendo così alla radice il problema. Non risulta necessario infatti attendere anni di riqualificazione edilizia per attivare i servizi che, come è noto, la normativa prescrive tassativamente in presenza del DEA di primo livello.
In ogni caso l’occasione è utile per evidenziare alla S.V., e per il suo tramite ai vertici regionali, come la scelta effettuata (riqualificazione dei due ospedali esistenti invecenche realizzazione di uno nuovo e moderno) viene letta dalla comunità che rappresento
nell’unico senso possibile e senza fraintendimenti di sorta: a Domodossola, così come credo a Verbania, si attende un vero ospedale con DEA di primo livello e non verranno invece accettati due mezzi ospedali con privazioni di reparti e pazienti sballottati da un sito all’altro.
Risulta quindi improcrastinabile avviare senza indugio una seria e progressiva riorganizzazione dei servizi, comprensiva chiaramente della medicina territoriale e del sistema di emergenza, che sia conseguente alla decisione assunta e alle promesse fatte, riorganizzazione che non deve necessariamente attendere i lunghi tempi dettati dagli interventi edilizi: i malati hanno bisogno ora.