Nel novembre del 2014 Arona insignì Gianni Minà del Premio alla Carriera Gian Vincenzo Omodei Zorini

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Minà è stato uno degli operatori culturali che hanno ideato e affermato in Italia il giornalismo televisivo. Lo sport e i problemi dell’America Latina sono stati i poli principali in cui si è articolato il suo impegno tradotto in reportage, interviste epocali, programmi TV, libri, documentari e lungometraggi spesso realizzati in collaborazione con network internazionali che hanno fatto di lui uno dei giornalisti italiani più conosciuti all’estero. L’associazione aveva avuto il piacere e l’onore di incontrarlo nel 2014, quando era stato consegnato il Premio alla Carriera. Di seguito la motivazione del riconoscimento: Nella sua lunga ed apprezzata carriera di giornalista, scrittore, documentarista, esperto di America Latina ha osservato con sguardo attento, acuto e umano, i diversi aspetti della nostra società, spaziando dallo sport all’arte ai conflitti politico-sociali, sempre guidato e sorretto dalla certezza che “un mondo migliore è sempre possibile”.
Era la sedicesima edizione del Premio e Gianni Minà fece suo il numeroso pubblico in sala con i racconti più memorabili della sua carriera. Momenti che resteranno impressi con affetto nella memoria dei membri dell’associazione, che ora sorridono con nostalgia pensando a quei momenti.
 Il giornalista allora si era intrattenuto prima con i rappresentanti della carta stampata e delle emittenti locali, poi nella sala del centro congressi dell’Hotel Concorde, davanti a duecento persone, ha ripercorso i passi della sua brillante carriera. Alla fine degli anni Cinquanta ha iniziato la sua attività giornalistica a Tuttosport, dove dal 1996 al 1998 ne è stato il direttore. Lo ha reso noto al grande pubblico una lunga carriera in Rai, dove ha esordito nel 1960 come collaboratore dei servizi sulle Olimpiadi di Roma. Dopo 17 anni di precariato è stato assunto dall’emittente nazionale ed è divenuto autore, presentatore e ideatore di decine e decine di trasmissioni. Due incontri con Fidel Castro lo hanno portato a scrivere quattro libri che hanno riscosso grande successo tra i lettori. Persona schietta, ha detto e scritto sempre quello che pensava. Leggeva sette quotidiani al giorno piuttosto che guardare la tv. aveva detto.

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