E’ cominciato nel pomeriggio l’interrogatorio di Claudio Carminati, lo skipper della “Gooduria”, la house boat affondata ormai quasi un anno fa, il 28 maggio del 2023, costato la vita a quattro persone: gli italiani Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi, entrambi dell’Aise, Shimoni Erez, agente del Mossad in congedo e Anya Bozhkova, cinquantenne russa e moglie di Carminati, al momento unico indagato per omicidio plurimo e colposo e disastro colposo.
Accompagnato dal suo avvocato Marco Vittoria il capitano si è presentato spontaneamente ai pm dopo aver ricevuto l’avviso di chiusura indagini. La difesa punta sull’imprevedibilità dell’evento atmosferico che si scatenò sul lago Maggiore quella domenica pomeriggio.
“A nostro parere non è stata adeguatamente valutata l’imprevedibilità dell’ondata di maltempo che quel pomeriggio investì il lago Maggiore. Furono cinque minuti di eccezionale intensità impossibili da gestire e non previsti con una tale forza» ha dichiarato ai media l’avvocato Vittoria. Che spera quindi in un’archiviazione del fascicolo.
Restano avvolte nel mistero le ragioni di quella uscita sul lago. Carminati ha sempre sostenuto di non sapere che le persone a bordo della sua barca fossero degli 007.
Recentemente è però arrivata la conferma che quella domenica sul lago, trascorsa navigando sul lago Maggiore, fino al Golfo Borromeo, con pranzo sull’Isola dei Pescatori, fosse in realtà una missione ufficiale.
In occasione della giornata che ricorda i caduti sul lavoro dei servizi segreti italiani, infatti, sul muro della Memoria del Dis, il Dipartimento per le informazioni per la sicurezza, accanto ai quattro nomi già presenti, tra i quali quello di Nicola Calipari, sono comparsi anche i nomi di Alonzi e Barnobi. Di entrambi si legge: “perde la vita nelle acque del lago Maggiore il 28 maggio 2023, nel corso dello svolgimento di una delicata attività operativa con Servizi Collegati Esteri”.
Naufragio di Lisanza, Carminati ha chiesto di essere interrogato dai pm
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