Movida Cannobio. I residenti del centro: “Non vogliamo silenziare la musica. Non vogliamo eccessi”

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Movida a Cannobio e ultima petizione su change.org, intervengono con un comunicato stampa per i quartieri Borgo, Piazza Lago e Lungolago Castello Ignazio Littera, ex presidente del consiglio comunale ora fuori dalla maggioranza, Laura Cerotto, Silvia Carrea, Matteo Portas e Lillo Alaimo.
“Noi cittadini non possiamo tacere dinanzi ad un sindaco, Gianmaria Minazzi di Cannobio, che firma una petizione di fatto contro se stesso, e ad una minoranza consiliare (che quella petizione ha lanciato in questi giorni) aggrovigliata in alcune contraddizioni” affermano.
Parlano di forti contraddizioni e di “beghe del gruppo di maggioranza e dei due di minoranza”. “A noi cittadini dei quartieri del centro storico interessa solo chiarire la nostra posizione” proseguono. “Nessuno di noi ha mai chiesto di “silenziare” la musica proposta da bar e ristoranti. Perché – rimarcano- anche noi vogliamo una Cannobio attiva, vivace e ricca di eventi, ma nel rispetto dei cannobiesi e senza eccessi, schiamazzi e sporcizia. Abbiamo semplicemente domandato e tutt’ora domandiamo il rispetto delle norme del Regolamento comunale”. Parlano di una minoranza in contraddizione con le proprie posizioni del recente passato. “Qualunque modifica la minoranza voglia chiedere venga apportata al Regolamento, può proporla facendo uso degli strumenti istituzionali a disposizione- concludono- : .Invece no, essendo evidentemente già in campagna elettorale, i due gruppi di minoranza hanno lanciato una petizione on line, una sorta di “pesca a strascico” “.

Sulle motivazioni della petizione Dario Ferrari e Massimo Costanza di “Progresso Insieme”. “Già in consiglio comunale avevamo chiesto di rimandare l’approvazione del regolamento stilato da Minazzi e pochi altri- dicono- , tant’è che noi al momento della votazione ci siamo astenuti. Chiedevamo e continuiamo a chiedere un tavolo di lavoro con tutte le parti in causa: l’amministrazione, il comitato, la minoranza, gli esercenti e anche i ragazzi che ci hanno sollecitato nella petizione e che devono essere ascoltati, coinvolti, per loro è anche un’occasione di crescita. Per cercare di trovare un accordo. Rimarchiamo però l’incoerenza del sindaco e dell’assessore Cavalli per la sottoscrizione della petizione, sembra quasi una presa in giro” concludono Ferrari e Costanza.

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