Mottarone: la Gip si riserva sulla richiesta di proroga indagini della Procuratrice Bossi

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La Gip Annalisa Palomba si è riservata la decisione sull’opposizione alla richiesta della procuratrice Olimpia Bossi di prorogare di altri sei mesi le indagini sulla tragedia del Mottarone, al termine dell’udienza che si è svolta questa mattina in Tribunale a Verbania. L’opposizione a concedere più tempo agli inquirenti è stata presentata dall’avvocato Andrea Da Prato, difensore del direttore di esercizio Enrico Perocchio, che però non ha partecipato all’udienza. Raggiunto al telefono, dichiara: «Attendiamo la decisione del Gip. Si tratta in realtà di un passaggio assolutamente normale che consente al Giudice il cosiddetto controllo giurisdizionale sull’attività del Pubblico Ministero. Più semplicemente il GIP verifica i presupposti di legge per l’eventuale “prolungamento” dei termini massimi previsti dalla legge per l’espletamento delle indagini ad opera del Pm».

Le altre difese non si sono dette contrarie alla proroga delle indagini. I legali di Leitner non hanno partecipato all’udienza e hanno spiegato in una nota: «Gli avvocati difensori della società Leitner e dei suoi vertici non prenderanno parte all’udienza dell’11 gennaio davanti al gip di Verbania per discutere sulla richiesta di proroga dei termini di indagine formulata dal Pubblico Ministero. Non avendo nulla da opporre alla eventuale prosecuzione delle indagini, gli avvocati di Leitner e dei suoi vertici si rimettono alla decisione che il giudice per le indagini preliminari andrà ad adottare.”

Si sono rimessi alla decisione del gip anche i presenti, l’avvocato Pasquale Pantano, difensore di Luigi Nerini, e l’avvocato Marcello Perillo, per Gabriele Tadini. «Ulteriori approfondimenti possono essere anche a garanzia degli indagati- dice Perillo -. Tra l’altro ritengo che ci siano ancora aspetti da approfondire alla luce di quanto emerso durante l’incidente probatorio, come i tempi di rottura della fune traente».

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