Nessuna richiesta di riti alternativi, in questo caso il più plausibile sarebbe stato l’abbreviato, presentata oggi in udienza dai difensori degli imputati al gup Rosa Maria Fornelli.
Udienza lampo di circa mezz’ora, che di fatto si è risolta nella calendarizzazione delle date in cui si svolgerà la discussione sulle richieste di rinvio a giudizio. Il prossimo 18 giugno la parola alla pm Olimpia Bossi e alle parti civili. Poi il 5 luglio toccherà ai difensori degli imputati Nerini, Tadini e Perocchio, il 16 luglio agli avvocati di Leitner e poi per il 23 luglio le eventuali repliche e la lettura dell’ordinanza del Gup sulle richieste di rinvio a giudizio.
Rinviata anche la decisione sull’ammissibilità dei verbali delle testimonianze di due capo macchinisti della funivia.
A sollevare l’eccezione è stato l’avvocato Salvatore Pino, codifensore dell’ex direttore di esercizio dell’impianto Enrico Perocchio, presente oggi in aula.
I due capo macchinisti, ascoltati dai carabinieri a “sommarie informazioni” subito dopo la tragedia, avevano riferito di aver apposto materialmente i forchettoni che bloccavano i freni di emergenza. Dichiarazioni che li hanno resi potenziali indagati.
Il legale di Perocchio ha rilevato come la dichiarazione di chi è potenzialmente indagabile non è utilizzabile nel processo. La decisione arriverà prima dell’ordinanza conclusiva.
Mottarone, il 18 giugno la parola alla Procuratrice. Nessuna richiesta di abbreviato
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