Minaccia sui social di togliersi la vita, i Carabinieri le suonano alla porta: un falso allarme

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In una “storia” sui social ha detto di essere vittima di bullismo e di volersi togliere la vita, ma per fortuna era un falso allarme. I Carabinieri si sono presentati alla porta della ragazza ieri sera a Verbania. A dare l’allarme un’altra giovane, che aveva visto le esternazioni sui social e ha dato l’allarme. I militari sono riusciti in poco tempo a identificare la ragazza e a scoprire il suo indirizzo. E’ stata poi lei stessa a rassicurarli, dicendo che la storia, subito cancellata, era frutto di invenzione. Probabilmente si era trattato di un modo per attirare l’attenzione.

Sempre ieri i Carabinieri della Stazione di Domodossola hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Torino traendo in arresto, ai domiciliari, un pluri pregiudicato domese di 52 anni. Il provvedimento è dovuto a un cumulo pene per un residuo di un anno circa di reclusione per i reati di porto abusivo di armi ed evasione commessi negli anni scorsi a Domodossola. Al termine delle formalità il pregiudicato, già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza e con altre pregresse condanne per reati anche gravi, commessi negli anni anche recenti, nonché altri procedimenti ancora in corso, è rimasto a casa propria.

I Carabinieri della Stazione di Omegna, invece, sempre nella giornata di ieri hanno tratto in arresto un altro pregiudicato 62 enne residente nel Cusio, su ordine di carcerazione del Tribunale di Verbania. Il provvedimento restrittivo è stato originato dalle indagini risalenti al 2019 quando lo stesso era stato arrestato in flagranza sempre dai carabinieri di Omegna per spaccio di stupefacenti. Condannato all’epoca ad oltre due anni di reclusione, parte dei quali aveva già scontato ai domiciliari, il pregiudicato è stato accompagnato presso il proprio domicilio dove dovrà scontare la pena residua di un anno e un mese nel regime di detenzione domiciliare.

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