Marco Stefanetta si è dimesso venerdì da sindaco di Vogogna

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Marco Stefanetta decadrà dalla carica di sindaco di Vogogna a metà della seconda settimana di maggio. La lettera con cui ha ufficializzato le sue dimissioni è stata protocollata venerdì 21 aprile. Oggi sono state formalizzate al Prefetto del Vco. Vogogna andrà alle urne nella primavera del 2024 .
L’abbandono di Stefanetta non è una novità. Lo aveva già annunciato nei mesi passati . Una scelta motivata con impegni di lavoro.
“Questi quattro anni sono stati per me molto importanti. Ricoprire la carica di sindaco del proprio paese è un onore. Anni però difficili dove abbiamo dovuto fronteggiare l’emergenza Covid prima e l’alluvione poi. Nonostante tutto porterà con me un ricorso speciale degli anni trascorsi in Municipio” dice Stefanetta a bilancio dei quattro anni passati alla guida di Vogogna.
In tempo di addii si tirano le somme del lavoro svolto. “Abbiamo fatto molto per migliorare la vita dei nostri concittadini. Inizio con ringraziare la squadra che con me ha lavorato. Il loro supporto è stato importante. Rispetto ai lavori fatti mi piace ricordare il rifacimento degli asfalti. Opere attese da lungo tempo. Ma anche la messa in sicurezza dei rii è un lavoro degno di essere ricordato” aggiunge Stefanetta.
Ieri 25 aprile impegni di lavoro lo hanno portato lontano da Vogogna. Sarebbe stata la sua ultima festa della Liberazione con indosso la fascia tricolore. Ha affidato ad un lungo post pubblicato sui social il suo augurio alla città : “Per me oggi non poter essere con voi e tra voi è motivo di profondo dispiacere ma impegni di lavoro mi vedono lontano dalla mia amata Vogogna.
Oggi per me è l’ultimo 25 aprile da Sindaco, dopo 14 anni di impegno nell’amministrare Vogogna, rivolgo un pensiero a chi mi ha preceduto ed oggi non c’è più. A Marco e Giampiero, a Luciana e Felice. A chi verrà dopo di me; dopo di noi, auguro di poter svolgere il proprio mandato riscoprendo il valore profondo di quanto Don Milani con il suo straordinario esempio ci ha consegnato:a che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca? A noi tutti, ognuno per il proprio ruolo, il compito e l’augurio di avere sempre la forza e la saggezza di mettersi a disposizione della propria comunità”.

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