E’ marcato il pericolo valanghe sulle nostre montagne. Lo dice il bollettino di Arpa Piemonte, una tendenza che resterà stabile anche nei prossimi giorni. Massima attenzione dunque in queste belle giornate soleggiate che certamente invogliano anche ad una passeggiata in montagna.
Spiegano da Arpa: la neve fresca e soprattutto gli accumuli di neve ventata in alcuni punti di notevole spessore possono subire un distacco in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali e per lo più alle quote medie e alte. Gli accumuli si trovano principalmente nelle conche, nei canaloni e dietro ai cambi di pendenza.
Con il rialzo termico e l’irradiazione solare diurni sono ancora possibili valanghe asciutte e bagnate di medie e di grandi dimensioni. Gli accumuli di neve ventata del fine settimana diventeranno progressivamente sempre più instabili specialmente sui pendii ripidi esposti al sole.
Luca Sergio di MeteoLive Vco ha fatto il punto sulle precipitazioni dei giorni scorsi. “Le Alpi Pennine specie meridionali e le Lepontine meridionali- spiega Sergio – hanno ricevuto i maggiori apporti nevosi attorno ai 2 mila metri, nel Cusio e nel Verbano situazione anomala con limite della neve che è sceso solo sul finire della perturbazione a 1300 metri”. Qualche dato sulla neve caduta: 74 cm ai 2075 metri del Rifugio Zamboni e 65 cm al Belvedere sopra Macugnaga, 53 cm ai 1740 metri dell’Alpe Veglia e altrettanti al Devero, 25 cm a 2453 metri in valle Formazza e 15 cm a Formazza paese.
“Per ritrovare una nevicata così nel mese di febbraio – conclude Sergio – dobbiamo tornare all’anno 2016 quando tra il 26 e il 29 ad una quota di 1965 metri del Ghiacciaio del Belvedere caddero 90 cm. Quella di questi giorni è stata una nevicata di stampo autunnale con situazioni anomale in tutto il Vco”.