Lupo: presentati i dati del monitoraggio. Dalle fototrappole rilevata la presenza 430 volte

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Si è concluso il monitoraggio del lupo, effettuato nell’ambito del Progetto LIFE WOLFALPS EU nell’inverno 2022- 2023, che ha visto l’intervento di una rete di osservatori appositamente formati, tra agenti della Polizia Provinciale, Carabinieri Forestali, Guardiaparco e personale tecnico dell’Ente di Gestione delle Aree protette dell’Ossola e del Parco Nazionale della Val Grande, Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, Guardiacaccia dell’Azienda Faunistica Val Formazza e volontari del Gruppo Grandi Carnivori del CAI, nonché da tecnici e cacciatori dei Comprensori Alpini VCO1, VCO2 e VCO3.
In tutto sono stati percorsi 49 transetti “sistematici” distribuiti su quasi tutto il territorio provinciale. Inoltre, sono state effettuate numerose uscite per la raccolta di dati e la verifica di avvistamenti effettuati da terzi. Questa attività ha permesso di catalogare oltre 140 campioni biologici (essenzialmente escrementi) e 20 km di piste su neve attribuite a lupo, mentre sono stati verificati 22 avvistamenti documentati con foto o video. I lupi ritrovati morti sono stati 4: uno investito da un’auto, due dal treno e uno vittima di un altro animale. Sono state inoltre attivate 56 stazioni di monitoraggio con fototrappole, che hanno permesso di ottenere oltre 430 video o fotografie di lupi.
La presenza del lupo è stata accertata in buona parte del territorio provinciale.
Nell’area alla destra orografica del fiume Toce è stata confermata la situazione già nota per gli anni precedenti, ovvero una presenza pressoché continua di branchi o coppie di lupi dalla val Bognanco fino al confine con la Val Sesia e la provincia di Novara. In questi settori è stata rilevata la presenza di unità famigliari di dimensioni comprese tra 3 e 7 individui. È stato inoltre accertato l’insediamento di almeno una nuova coppia nelle valli Divedro e Antigorio.
Sul versante opposto del Toce, è stata invece accertata la presenza di almeno due branchi. Quello transfrontaliero della valle Onsernone (che sul versante italiano frequenta le valli Onsernone, Isorno e il settore settentrionale della Valle Vigezzo), ed un nuovo branco nel settore compreso tra il Parco Val Grande, la Cannobina e il versante meridionale della Valle Vigezzo. In entrambi i casi si è trattato di branchi formati da almeno 4 esemplari.

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