Che disdetta per Elisa Longo Borghini, la stagione della campionessa ornavassese che ha visto qualche perla come il doppio tricolore e tanti piazzamenti in primavera ha davvero preso una piega sfortunata. Dopo il ritiro dal Giro d’Italia (in piena bagarre per il podio) per la brutta caduta in discesa nella tappa di Ceres e dopo il ritiro dal Tour de France (da terza in classifica) per una infezione cutanea è arrivato anche il forfait dai mondiali di Glasgow. Purtroppo l’infezione che l’ha colpita in Francia è più seria del previsto, ha provocato febbre ed ha costretto la campionessa a letto. Si è resa necessaria una drastica cura antibiotica che ovviamente ha portato al forfait dalla kermesse scozzese che l’avrebbe vista correre la crono e la prova su strada. A spiegare la situazione nel dettaglio in un comunicato è il medico sociale della Lidl-Trek, Gaetano Daniele: “Elisa è affetta da una profonda infezione di cute e sottocute della regione superiore della coscia sinistra. E’ un processo infettivo importante che non può essere in nessun modo sottovalutato. A seguito dei sintomi evidenziati, dolore e febbre che ancora la tengono a casa a letto, si è resa necessaria una intensa terapia antibiotica che proseguirà almeno per una settimana”. Nella migliore delle ipotesi, qualora le terapie antibiotiche portino i risultati auspicati, Elisa potrebbe tornare a pedalare senza intensità in una decina di giorni. Poi, potremo iniziare a parlare di rientro alle competizioni. Monitoriamo l’evolversi della situazione quotidianamente e, fra qualche giorno, abbiamo previsto un’ecografia dell’area interessata dall’infezione per capire se la terapia sta facendo effetto oppure se è necessario un intervento diverso”. Per Elisa, ovviamente, il rammarico è grande. “Fatico a trovare le parole per spiegare il mio attuale stato d’animo. Moralmente, è una botta forte, che arriva purtroppo in una stagione già travagliata. Il solo fatto di esser dovuta tornare a casa dal Tour è stato un enorme dispiacere, perché sentivo di avere nelle gambe un gran finale di corsa. E’ stato doloroso, non lo nego. Benchè le botte, fisiche e morali, facciano male, non mi sono mai abbattuta e voglio solo guardare avanti. Fermarmi in questo momento era l’ultima cosa che volevo, ma la priorità deve essere la salute. Sono concentrata sulla guarigione e il recupero al cento per cento. Rinunciare alla maglia azzurra e ai Mondiali è una scelta dolorosa ma obbligata. Farò un tifo enorme per le mie compagne”.