“Lo stop agli Euro 5 non è un’imposizione dell’Europa, ma una scelta fatta coscientemente dalla Regione nel febbraio del 2021 a seguito della procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea nei confronti dell’Italia per violazione dei limiti dell’inquinamento atmosferico. Si proceda dunque senza indugi, a tutela della salute pubblica, e si velocizzi l’implementazione delle altre misure contenute nel piano presentato”. A sollecitarlo Legambiente Piemonte Valle d’Aosta a proposito del blocco dei diesel fino agli Euro 5 che dovrebbe scattare in Piemonte dal 15 settembre. Il presidente regionale dell’associazione ambientalista, Giorgio Prino, ricorda che la Regione, in risposta alla sentenza della Corte di Giustizia Europea del 2020, “ha presentato un piano d’azione in cui anticipava il blocco delle Euro 5 diesel di 2 anni rispetto alla scadenza comunitaria, non è dunque un ‘diktat europeo’, come lo si vuol dipingere oggi, anche a livello di governo nazionale. Immaginiamo – conclude Prino – che la Regione abbia redatto tale piano sulla base di dati che ne dimostravano l’effettiva efficacia. Si prosegua dunque senza indugio in tal direzione e nell’implementazione delle altre misure previste. A essere in pericolo non è solo la salute pubblica, ma anche la credibilità delle nostre istituzioni”.