La tragedia di Julia Ituma: sgomento ed interrogativi

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I perché non ci sono o forse verranno fuori più avanti o ancor più probabilmente resteranno anche giustamente nascosti. Julia Ituma, 18 anni, talento della pallavolo italiana, opposta del futuro che da questa stagione vestiva i colori della Igor Gorgongola Novara se li è portati con lei. Una finestra, un albergo, una notte come tante in attesa del rientro a casa dopo una partita, peraltro nefasta, visto che la squadra di Lavarini aveva perso malamente contro Eczacibasi perdendo la possibilità di giocare la finale di Champions League. I come, pian piano, stanno venendo fuori grazie anche ai media della Turchia (in particolare il quotidiano ‘Hurriyet’) che parlano di un insano gesto, avvenuto in tarda notte, attorno alle quattro. Sono però ancora ricostruzioni; ci sono indagini in corso delle autorità locali in costante contatto con il ministero degli esteri ed anche se ormai le dinamiche parrebbero chiare, avvalorate anche dalle registrazioni delle telecamere di sicurezza che gli stessi media turchi paventano, è bene attendere prima di trarre conclusioni. Nessuno si è accorto di nulla, nemmeno la sua compagna di stanza Julia Varela, risvegliata dalla Polizia a fatto avvenuto così come tutti gli altri componenti della spedizione novarese. Aveva tutto Julia; era considerata una dal grande avvenire, cresciuta nel club Italia di Massimo Bellano, aveva fatto parte delle spedizioni azzurre juniores medagliate e vincenti con lo stesso Bellano ed anche con il ‘nostro’ Matteo Azzini e già si parlava di lei come della prossima opposta titolare di Novara, dove stava bene, lo ha confermato il suo procuratore Donato Saltini, al posto della uscente Karakurt. Il destino però ha voluto altro. Il club novarese ha espresso il proprio sgomento con un comunicato: “Igor Volley tutta desidera esprimere il proprio cordoglio e la partecipazione al dolore della famiglia di Julia e dei suoi cari. Il club e tutti i suoi tesserati, affranti dalla perdita, manterranno un rispettoso silenzio sulla vicenda in attesa dell’esito delle indagini”. La Federvolley, per parola del presidente Giuseppe Manfredi, ha disposto un minuto di raccoglimento per tutte le gare pallavolistiche che si disputeranno da oggi a domenica. Una tragedia, tutto troppo uguale a quanto avvenuto nel 2012, sempre ad Istanbul, non da una finestra ma dal ponte Fatih Sultan Mahmet: allora Giulia oggi Julia; medesimo nome, medesima passione per una rete ed un pallone, medesimo sgomento, medesimo senso di vuoto, medesimi interrogativi. Istanbul, splendida città, piena si storia e di arte; che gli dei della pallavolo ti maledicano.

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