La Quarta sezione penale della Corte d’Appello di Torino ha confermato la sentenza di primo grado del Tribunale di Verbania nei confronti di Giovanni Lietta, condannato a 2 anni e 10 mesi con rito abbreviato per peculato nei confronti del Comune di San Bernardino Verbano, del quale è stato sindaco per tre mandati, dal 2009 al 2014.
Il Comune si è costituito parte civile con l’avvocato Giovanni Garippa.
L’avvocata Loredana Brizio, legale di Lietta, ha già annunciato ricorso in Cassazione: durante l’udienza a Torino, infatti, aveva chiesto il rinvio per l’assenza giustificata dell’imputato, che si trovava in ospedale, producendo anche i certificati medici. Il giudice però non ha concesso il rinvio.
Lietta era stato arrestato nel marzo 2021 al termine di un’indagine della Digos della Questura di Verbania, nata da una lettera anonima. Lietta era accusato di aver utilizzato a proprio vantaggio le tessere carburante dei mezzi del Comune e i fondi comunali assegnati alla protezione civile.
La Corte d’Appello conferma la condanna dell’ex sindaco di San Bernardino Verbano per peculato. La difesa: “Faremo ricorso in Cassazione”
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