Un incendio devastante ha semidistrutto l’abitazione dietro e sopra il ristorante Pinocchio di via
Matteotti a Borgomanero. Il primo focolaio si è innescato poco dopo le 21.15 dal bagno
dell’abitazione che sta sul retro del ristorante, le fiamme poi si sono diffuse anche alla parte di
abitazione sopra la sala e le cucine. L’ultimo piano della casetta è andato completamente distrutto.
Poco dopo le 21.30 sono intervenuti i vigili del fuoco di Borgomanero, poi sul posto si sono
precipitate anche squadre dei distaccamenti vicini, tra i quali quello di Romagnano Sesia, Oleggio e
Novara. Nel locale a quell’ora era in corso di svolgimento una cena aziendale, i 50 clienti presenti
sono stati fare uscire immediatamente per evitare danni alle persone in sala. Nell’abitazione c’erano
il titolare del ristorante, Piero Bertinotti, 85 anni, e la moglie, in una saletta attigua la nipote
Costanza che stava vedendo la televisione. Sarebbe stata proprio lei a percepire l’odore di bruciato e
a dare l’allarme, ma ormai le fiamme avevano già interessato buona parte della struttura che è in
legno, sullo stile degli chalet svizzeri. La figlia del titolare Paola stava gestendo il locale.
Questa mattina i vigili del fuoco erano ancora sul posto per lo smassamento dei detriti. L’abitazione è pure
lei in legno come aveva voluto ai tempi il proprietario e fondatore del Pinocchio, papà di Piero
Bertinotti, Giovanni, da qui la facilità delle fiamme di propagarsi in tutta la struttura. Interessati
dall’incendio pure alcuni pini accanto alla casa.
L’opera dei vigili del fuoco è durata per tutta la notte. L’acqua lanciata dalle pompe per spegnere il rogo
si è poi in parte infiltrata nel ristorante sottostante.
Ingenti i danni, sia strutturali che per la mancata attività. Le indagini sono affidate ai
carabinieri della tenenza di Borgomanero. Questa mattina il traffico era intenso sulla statale 142 del
Biellese, ove si affaccia il locale, anche per i contemporanei lavori della pista ciclabile. Ora
bisognerà attendere il ripristino della copertura e l’agibilità per poter riaprire l’esercizio.