Sabato 7 gennaio a Cannobio tornano i lumineri. La straordinaria espressione di fede popolare che illumina con migliaia di fiammelle il centro storico del paese e il lago, in ricordo del miracolo della Sacra Costa. Un momento di grande suggestione che richiama tanti fedeli anche da fuori zona.
La comunità civile e religiosa cannobiese si appresta a rinnovare e vivere la celebrazione per il 501° anniversario del miracolo della Santissima Pietà, a conclusione dell’anno giubilare. I fatti risalgono infatti al 1522: erano i primi di gennaio quando nell’osteria di Tomaso De Zacchei, da un dipinto di “Cristo in Pietà” si ravvivarono miracolosamente le ferite del corpo di Gesù. Gocce di sangue e una piccola costola caddero sul pavimento: fu l’inizio della fervente venerazione del territorio dell’Alto Verbano per la SS. Pietà.
Sabato si rinnova il solenne pontificale presieduto dal Vescovo mons. Franco Giulio Brambilla alla presenza di autorità civili, militari e dei fedeli. A seguire la discesa del reliquiario e la processione per le vie storiche del borgo e sul lungolago. Saranno oltre 5.000 i lumini accesi lungo il percorso posati dai volontari.
Sabato sera poi la tradizionale cena a base di pasta, fagioli e luganighe. Domenica la solenne celebrazione delle ore 11 sarà presieduta dall’arcivescovo di Milano, Mons. Mario Delpini che così rinnova la tradizione che ha sempre visto gli arcivescovi milanesi, capo rito della realtà ambrosiana dell’antica Pieve cannobiese, celebrare in un luogo molto caro a San Carlo.
Nel pomeriggio i Vespri ambrosiani e la processione di ritorno a San Vittore.
“Nel V centenario del Miracolo della SS. Pietà ho visto porre in essere importanti momenti di approfondimento e fede – commenta il Sindaco di Cannobio Gianmaria Minazzi – la pandemia ed alcune restrizioni non hanno impedito di ricordare l’evento così radicato ed importante per la nostra comunità. Ringrazio il Vescovo Brambilla, l’arcivescovo Delpini ed i sacerdoti cannobiesi per quanto svolto e proposto nel 2022. L’Amministrazione è grata della collaborazione di tanti volontari e del personale dell’Ente, per mantenere viva la nostra tradizione secolare” ha concluso il sindaco.