Traffico internazionale di stupefacenti tra la Spagna e l’Italia. Con questa accusa un latitante, cinquantunenne residente nel milanese, è stato arrestato dai Carabinieri della Sezione Operativa del Nor di Verbania, in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Verbania nel 2021.
Il provvedimento restrittivo era scaturito dalle indagini dei carabinieri di Verbania che nel 2021 avevano documentato un ingente traffico di stupefacenti tra la Spagna e l’Italia nonché una notevole attività di spaccio sul territorio. Erano stati identificati oltre 60 acquirenti di droga, poi segnalati all’autorità amministrativa e i militari avevano raccolto prove di oltre 15 chili di sostanze stupefacenti di vario tipo. Nell’agosto del 2021 i carabinieri, ricevuta l’ordinanza di custodia cautelare dal Tribunale, avevano proceduto a rintracciare e arrestare gli indagati, riuscendo a trovarne 4, tra cui tre verbanesi, mentre uno dei destinatari del provvedimento era risultato irreperibile sul territorio nazionale.
Due giorni fa i carabinieri hanno accertato la presenza del ricercato che, rientrato nel frattempo in Italia, era stato arrestato per un’altra causa e si trovava in carcere a Pavia. Così nella giornata di ieri lo hanno raggiunto in carcere e gli hanno notificato il provvedimento restrittivo traendolo in arresto con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti continuato ed in concorso con gli altri soggetti già arrestati.
L’arresto odierno si inserisce nell’ambito dell’indagine del NOR della Compagnia di Verbania chiamata “Speedy Canapa”, avviata nel 2020 nei confronti di un sodalizio incentrato su una famiglia del Verbano. Nel corso dell’indagine i carabinieri in una occasione avevano proceduto anche all’arresto in flagranza di una donna che da sola a bordo di una autovettura di piccola cilindrata aveva trasportato circa 10 chilogrammi dalla Spagna, venendo fermata ed arrestata al valico di Ventimiglia dai carabinieri di Verbania insieme ai colleghi del posto. Con l’ultimo arresto si chiude così il cerchio dell’indagine Speedy Canapa poiché tutti gli indagati sono stati assicurati alla giustizia in attesa del processo.