Ha distrutto la cella in carcere a Novara lo svizzero arrestato a ottobre a Stresa dai Carabinieri

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Ha fatto ancora parlare di sé lo svizzero arrestato a Stresa l’8 ottobre scorso dopo aver minacciato con un fucile gli automobilisti che passavano davanti al distributore di benzina sulla Statale 33 del Sempione ad Arona, aver speronato 15 vetture, per essere poi fermato dai Carabinieri poco dopo villa Pallavicino.
Venerdì pomeriggio l’uomo ha distrutto la sua cella, dando anche fuoco ad alcuni oggetti, tentando poi di salire sul tetto del carcere di Novara.

Al momento dell’arresto aveva con sé una bandiera nazista. Subito dopo l’arresto, aveva aggredito 5 agenti di polizia penitenziaria del carcere di Verbania ed era poi stato trasferito a Torino.
L’uomo aveva già tentato, a metà gennaio, una fuga dal carcere torinese, arrampicandosi per tre piani, rimanendo poi aggrappato alle grate di una finestra. Era poi stato recuperato dai Vigili del fuoco tramite autoscala. Il Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria) aveva dichiarato che il detenuto aveva “evidenti problematiche di natura psichiatrica”. La direzione del carcere novarese avrebbe già richiesto il trasferimento del 31enne in una struttura appropriata.

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