Un Natale di pace e serenità nonostante il non facile momento. E’ il sunto della lettera che il sindaco di Domodossola ha idealmente inviato ai suoi concittadini in vista del Natale. Pizzi parte da un assunto : “Le festività – scrive – inducono a riflessioni e proposti portandoci a tratteggiare un personale bilancio dell’anno che sta per finire”.
Nelle righe destinare ai domesi Pizzi sottolinea l’impegno con cui l’amministrazione comunale sta sviluppando il programma che le urne hanno premiato. Dunque ricorda i lavori in corso per abbellire la città ma sottolinea pure quanto ancora c’è da fare per portare Domodossola verso una reale trasformazione a livello urbanistico.
Nel messaggio di augurio il sindaco non dimentica le persone meno fortunate. “ Esiste una povertà spesso sommersa che chiede risposte. Il disagio sociale , purtroppo, è una realtà con cui dobbiamo confrontarci, ma in città opera un associazionismo meraviglioso e una ragnatela di solidarietà” sottolinea ancora Lucio Pizzi.
Nelle sue riflessioni il sindaco di Domodossola ha deciso di prendere a prestito un passaggio di una delle più celebri poesie di Gibran : “Il vero amore”. Versi citati anche dal papà della povera Giulia Cecchettin durante la cerimonia funebre e diventata simbolo della lotta alla violenza di genere.
Il messaggio dell’inquilino del palazzo municipale vuole essere di sprono ai domesi affinché sappiano cogliere l’essenza di ciò che hanno. Così Pizzi si affida alle parole della poesia per indicare la strada : “Le persone più felici – ricorda – non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto ma, coloro che traggono il meglio da ciò che hanno. La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia”.
“Nel tempo di Natale – conclude il sindaco – l’augurio che faccio ai miei concittadini è quello di riuscire a trarre il meglio da ciò che si ha e, soprattutto, di essere capaci di danzare nella pioggia”.
Gli auguri del sindaco Lucio Pizzi alla città di Domodossola
Condividi articolo: