Giovani e accoglienza, la proposta di Federalberghi Vco: non dipendenti ma consulenti, liberi professionisti

Condividi articolo:

Settore turistico e nuove leve, la proposta di Federalberghi Vco: pensare a un futuro diverso per i nostri ragazzi che vogliono lavorare e vedono il loro futuro in alberghi, hotel, ristoranti. Giovani che non siano dipendenti della struttura ma consulenti, liberi professionisti pronti a mettersi in gioco. E’ il presidente Gian Maria Vincenzi a lanciare la sfida e a proporre agli addetti ai lavori di mettersi attorno a un tavolo per dare concretezza al progetto che, spiega, ha raccolto l’interesse anche di Federalberghi Nazionale. Dalla sezione del Vco l’impegno a trovare gli sponsor per mettere a terra il progetto e per andare verso un patto di intesa tra tutti i soggetti coinvolti.

Perché l’obiettivo è rivitalizzare quella motivazione che oggi manca tra chi si avvicina al settore, una motivazione che potrebbe andare di pari passo ad uno stipendio più alto, adeguato alle capacità e alla professionalità del ragazzo o della ragazza.
Una proposta nella massima trasparenza che vuole essere aperta prima di tutto a tutte le scuole alberghiere del territorio. E che mira a colmare quel gap costante tra mondo della scuola e mondo del lavoro. Come? per esempio attraverso corsi di formazione mirati, in particolare alla conoscenza delle peculiarità del territorio. E’ importante per esempio che un addetto alla reception possa dare informazioni culturali e logistiche della zona, che un professionsita che lavora in sala conosca i vini del territorio e i piatti, così come chi lavora in cucina sia informato sulla tradizione gastronomica locale.
Ragazzi e ragazze che siamo quindi liberi professionisti preparati e richiesti dal mercato, con un adeguato stipendio, proprio per la loro competenza e professionalità.

Articoli correlati