“Nessuna penalizzazione per i lavoratori frontalieri”. Stefano Candiani parlamentare leghista della provincia di Varese replica così a chi ieri ha lanciato l’allarme per una possibile revisione dello status di frontalieri a beneficio dell’introduzione della “Frazione giornaliera”. “Si tratta di affermazioni prive di fondamento e farneticanti. Nessuno vuole punire i frontalieri” chiarisce il leghista.
Candiani con un video postato sui social ha spiegato invece com’è nato l’emendamento per dare un tetto massimo e minimo alla tassa sulla salute approvata dal governo sul finire del 2023 e destinata ai “vecchi” frontalieri. “Il provvedimento – spiega Candiani – fissa una quota minima di 30 e un massimo di 190 euro. L’introduzione della tassa è statainevitabile, figlia del nuovo Accordo fiscale Italia Svizzera. L’intesa è stata sottoscritta dal vecchio governo e che rigurdava i frontalieri in primis e poi i ristorni. Il documento trascurava le coperture per la spesa sanitaria per i frontalieri non iscritti alla cassa malattina svizzera. Il nuovo govenro ha dovuto dare una risposta alla materia introducento la tassa sulla salute. Non abbiamo inserito alcun principio anzi, come Lega, abbiamo voluto che i proventi della nuova tassa non finiscano a Roma ma restino nell’area di confine evitando” conclde Candiani.
Frontalieri. Candiani (Lega ): ” Dichiarazioni farneticanti. Attacco strumentale”
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