Dodici licenziamenti a Sea. Cgil, Cisl e Uil attaccano la politica

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Dodici licenziamenti da Sea e i sindacati attaccano la politica e le sue scelte. «Dodici dipendenti a tempo indeterminato hanno perso il lavoro a seguito di un cambio di appalto – scrivono in una nota Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – e la mancata internalizzazione del personale “adibito a quei territori con anzianità ventennale” da parte della società.» I rappresentanti dei lavoratori spiegano di aver già contestato i licenziamenti, che «non solo mettono in difficoltà queste dodici famiglie, ma generano preoccupazione per il futuro di oltre 260 lavoratori di ConSer Vco, che insieme al personale indiretto superano i 300 impiegati in tutta la provincia. Un’azienda che un tempo era considerata un pilastro per la gestione dei rifiuti sul territorio per organizzazione, livelli del differenziato e sostenibilità economica ora si trova in una situazione difficile a causa di scelte politiche.»
Prosegue la nota dei sindacati: «Dopo la chiusura del termovalorizzatore di Mergozzo, i costi di gestione dei rifiuti sono aumentati, ma la politica ha deciso comunque, malgrado l’inflazione di cui tutti siamo vittime, di non adeguare le tariffe di raccolta dei rifiuti dal 2015. Questa decisione e la mancanza di alternative di investimento hanno avuto un impatto negativo sulle finanze di ConSer Vco, che ha registrato un deficit di bilancio di 600mila euro dal 2022, con previsioni poco promettenti per il 2023». I sindacati chiedono quindi «responsabilità nella gestione dell’azienda di proprietà dei comuni perciò dei cittadini, e sollecitano proposte e soluzioni pragmatiche per la gestione sostenibile dei rifiuti della provincia. Non possiamo permettere che i lavoratori e le loro famiglie rimangano sospesi nell’incertezza delle fortunate o meno gare d’appalto. Coloro che ogni mattina prima dell’alba iniziano il proprio lavoro, contribuendo comunque a raggiungere ancora oggi oltre il 70% di raccolta differenziata, che con diligenza e con i mezzi messi a loro disposizione, non si trovino a pagare il prezzo più alto». Le organizzazioni sindacali auspicano che, nonostante la campagna elettorale che coinvolge il comune maggior azionista di ConSer Vco, «i lavoratori non diventino strumento di fantasiose e populiste ricette elettorali, ma che piuttosto diventino parte di una responsabile e concreta progettazione per la salvaguardia del bene comune e di tutti i cittadini».

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