Distrutta da un incendio la centrale a biomasse di Caprezzo, è la seconda volta in quattro anni

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Dopo quattro anni esatti un altro incendio ha distrutto la centrale a biomasse di Riccardo Borgotti, all’alpe Egra sopra Caprezzo.
A dare l’allarme questa mattina prima delle 6 sarebbe stato un residente che avrebbe visto le fiamme, e avrebbe chiamato il sindaco che poi ha a sua volta contattato il 112, ma i danni all’arrivo dei Vigili del fuoco erano già molto ingenti.
In un’atmosfera surreale, dovuta alla neve e alla fitta nebbia, per il giovane imprenditore che ha dato vita alla centrale si è ripetuto il copione della notte del 13 dicembre del 2019. La neve caduta nella notte ha fortunatamente impedito che il fuoco si estendesse al bosco. Proprio come nel 2019.
Troppo presto al momento per dire se l’origine anche questa volta sia stata dolosa. Per i rilievi sono intervenuti i Vigili del fuoco del Nucleo Investigativo Antincendio giunti da Torino. Con loro anche la Polizia Scientifica della Questura di Verbania, che indaga sul fatto. Si cercano possibili tracce di materiale usato per l’innesco. Ma la nebbia fitta non ha aiutato il lavoro oggi degli specialisti.
Sul posto questa mattina anche il sindaco di Caprezzo Pierangelo Ballardini.
Borgotti, che comprensibilmente non vuole parlare con i giornalisti, è assistito dall’avvocato Paolo Ricci.
Per l’incendio del 2019 era stato aperto un fascicolo in Procura per incendio doloso a carico di ignoti. Attualmente non risulta che il procedimento sia stato archiviato.

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