Dieci degli 11 sfollati di Rencio di Crodo oggi pomeriggio sono potuti rientrare nelle loro abitazioni. Il via libera è arrivato dopo le consultazioni intercorse tra l’amministrazione comunale di Crodo e il geologo incaricato di visionare le immagine girate nel fine settimana dall’alto con un drone.
“Il provvedimento di sgombero resta in vigore per una sola abitazione, quella più prossima alla montagna” spiega il sindaco Ermanno Savoia. La signora che risiede in questa casa continuerà a trovare ospitalità presso i parenti che l’hanno accolta anche in questi giorni. La situazione è destinata a non migliorare almeno fino a quando non sarà effettuato il disgaggio del materiale ancora instabile come ha evidenziato il video girato nel fine settimana.
“Abbiamo già avuto modo di interloquire con i tecnici della Regione Piemonte per abbozzare le prossime azioni da compiere per garantire sicurezza al versante e soprattutto scongiurare pericoli per i residenti” le parole del sindaco.
Nei prossimi giorni a Crodo arriverà la squadra di rocciatori che avrà il compito di ripulire le sommità della frana. Questo passaggio dovrebbe garantire sicurezza a tutta l’area.
Situazione di stallo anche più a monte, in val Formazza dove l’apertura dell’ultimo tratto della strada statale : da Canza a Riale è durato poco più di 24 ore. Domenica mattina infatti l’arteria è tornata off limits a pedoni e vetture a causa dell’alto pericolo valanghe. Dalle 19 di questa sera è invece tornata transitabile la strada che collega la frazione di Goglio all’alpe Devero nel comune di Baceno. L’arteria sarà di nuovo chiusa dalle 6 alle 12 di martedì 12 marzo per consentire il completamento delle operazioni di pulizia e sgombero neve.
Dieci degli undici sfollati di Rencio di Crodo sono rientrati oggi a casa
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