C’è molta attesa nella città del Sancarlone per la seduta consiliare di lunedì pomeriggio. La curiosità è data dagli ultimi fatti accaduti tra il sindaco Federico Monti e il suo vice Alberto Gusmeroli. Il primo punto prevede la collocazione dei consiglieri alla luce di cambiamenti annunciati. Piero D’Ippolito, che sino ad oggi sedeva tra i banchi della minoranza, ma ha di fatto sempre sostenuto l’asse Monti-Gusmeroli, ha annunciato di lasciare la lista “Brianti sindaco” per approdare alla Lega. In pratica non cambia nulla, il suo voto alla maggioranza è sempre stato garantito, al contrario di quanto affermato in campagna elettorale. Siederà ancora alla sinistra del sindaco o passerà alla destra? Denise Mazzari ha annunciato di aderire a Fratelli d’Italia, ma che sosterrà sino alla fine e anche in campagna elettorale la candidatura di Monti. Paola Bonetti ha lasciato il ruolo di capogruppo di maggioranza. Ruolo che si ipotizza sarà affidato a Davide Casazza. Sin qui i cambi. Per il resto di certo o quasi che si andrà al voto nella prossima primavera, con un anno di anticipo. Ma chi farà cadere il governo cittadino? Gusmeroli ha annunciato la sua candidatura, a guida ancora leghista, con oltre venti mesi di anticipo, un tempo così lungo non avrebbe senso se nella mente dell’onorevole non ci fosse la volontà di chiudere prima. D’altronde in questi tredici anni i tempi li ha sempre dettati lui. E’ impensabile un anno e mezzo di amministrazione litigiosa. Gusmeroli potrebbe attendere il tempi necessari per chiudere la partita e fare mancare il sostegno a Monti, giusto giusto per andare al voto in primavera. Sull’altro fronte lo stesso Monti, prima di essere sfiduciato, potrebbe, anche in tempi brevi, dare le dimissioni e affidare la città al commissario. Facendo mancare anche il sostegno economico agli assessori che non hanno un lavoro. In entrambi i casi l’immagine di sindaco e vice non ne guadagnerebbe. Chiedete voi e l’opposizione? In questi tredici anni è sempre stata, per la sua debolezza, il punto di forza del governo cittadino. Insomma il fantasma del commissario aleggia sempre più vicino al palazzo che si affaccia su piazza De Filippi.