Caro prezzi, Confcommercio VCO: aumento medio del 5%, capitolo a parte quello degli esercenti stagionali

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Caro prezzi, tema caldo di questa estate a livello nazionale tra media tradizionali e social con scontrini con conti stellari, lettini e ombrelloni a cifre bollenti e benzina ampiamente oltre i 2 euro al litro ; aumenti contenuti nel Verbano Cusio Ossola. Lo riferisce il presidente di Confcommercio e Fipe Vco Massimo Sartoretti.
Parla di un 5% in media di ritocco verso l’alto, “Alla luce degli aumenti di energia e materie prime, basti pensare a quanto in più ci costa il carrello della spesa, occorrerebbe un aumento più sostanzioso ma per lavorare gli stessi commercianti hanno in generale optato per un aumento contenuto” rimarca Sartoretti.
Un discorso che vale sia per i negozianti che devono sempre fare i conti con la concorrenza on line, sia per il settore della ristorazione.

“Un capitolo a sé sono gli esercenti stagionali, per loro altri criteri e un altro metodo di valutazione – spiega Sartoretti-; chiaramente chi lavora tutto l’anno deve proporre aumenti ragionati”.
“Quando la materia prima aumenta del 5% il tuo aumento dovrebbe essere del 10%” cita ad esempio il presidente locale di Confcommercio.

Lo stesso evidenzia che anche nelle recensioni dei nostri locali – ormai importantissimo punto di riferimento per il pubblico – non si leggono, salvo casi sporadici e “fisiologici”, particolari lamentele o denunce legate al caro prezzi, Sartoretti in conclusione aggiunte come sia poi necessario tenere conto del territorio e della collocazione dell’attività commerciale: “E’ normale per esempio che in zone impervie, magari di montagna, magari dove i rifornimenti vengono fatti a spalla o con l’elicottero le cose costino di più, occorre sempre valutare la situazione”.

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