Duecento chili di carne non tracciata sono stati sequestrati dai Carabinieri Forestali e servizio veterinario dell’Asl Vco nel corso di un controllo congiunto in un agriturismo di Stresa. Le verifiche sono partite a seguito dell’individuazione di irregolarità rilevate dal veterinario per la gestione degli animali dell’azienda zootecnica. Dalle verifiche in stalla era stata infatti rilevata la mancata rispondenza del bestiame effettivamente presente con quello indicato all’interno dei registri aziendali nonché con i dati trasmessi dall’impresa all’Asl sulla movimentazione degli animali. Dai successivi accertamenti è emersa la presenza di decine di prodotti scaduti e di circa 200 kg di carne priva di tracciabilità riguardo l’origine e la tipologia di animali oltre al macello di provenienza, alla data di macellazione ed alla data di scadenza. Tutto il materiale è stato quindi ritirato dalla somministrazione al pubblico e posto sotto sequestro. Nelle stalle sono stati inoltre individuati suini, bufali e ovicaprini mai dichiarati ai servizi veterinari A.S.L. e conseguentemente mai sottoposti alle relative profilassi sanitarie. Per tali capi è stata quindi imposta la corretta identificazione attraverso apposizione di marchio auricolare e la sottoposizione a procedura sanitaria per escludere eventuali malattie infettive. Per i suini è inoltre scattato il protocollo di analisi prescritto dal Commissario straordinario per la peste suina. Elevate al termine del controllo sanzioni amministrative per un totale di circa tremila euro e sono stati prescritti appositi adempimenti per regolarizzare la situazione.