“I cittadini dei centri rivieraschi fanno fronte comune contro la movida molesta”. La presa di posizione è del comitato degli abitanti dei quartieri Borgo, Piazza lago, Lungolago-Castello, siamo a Cannobio.
Spiegano i portavoce: “Le diatribe sulla “movida molesta” hanno preso una brutta piega politica. Sono diventate tema di contesa pre elettorale. In questo malandazzo… Verbania sta seguendo Cannobio e a farne le spese sono i cittadini che, come noi, chiedono da tempo il rispetto delle regole. Si tratta di regolamenti vigenti e, come nel caso di Cannobio, da due mesi adeguati alla luce delle indicazioni di Arpa. Ma tant’è, nella contesa pre elettorale c’è chi, alla ricerca di fette di elettorato, delle regole ora chiede di infischiarsene”.
“Il fenomeno ha toccato numerose località rivierasche del Verbano- proseguono-. Il comitato di Cannobio è in contatto con altri gruppi di cittadini, in particolare di Suna e di Arona” . Rimarcano di essersi rivolti più volte alle amministrazioni locali, alle forze di polizia comunale, di aver studiato azioni legali, chiederanno alle Prefetture interessate di farsi carico, per quanto loro possibile, del problema, organizzando un incontro con le amministrazioni coinvolte per cercare una soluzione condivisa.
Sottolineano le conseguenze della “movida molesta” sulla sicurezza pubblica, sulla salute dei cittadini, sul diritto al diritto al riposo “di chi vive in zone residenziali trasformate in discoteche a cielo aperto. E dopo le chiusure dei locali in luoghi, sempre più degradati, dove fare schiamazzi” dicono.
Parlano infine di “movida buona” , semplicemente quella che rispetta le regole. “E una “buona Amministrazione” è semplicemente – concludono – quella capace di far rispettare le regole. Anche noi vogliamo paesi vivi e ricchi di eventi. Ma nel rispetto delle norme. Riteniamo che una vera politica turistica sia altro rispetto ad un permissivismo miope, che sta trasformando alcune zone residenziali in riva al lago in luoghi invivibili per chi le abita stabilmente”.