“A distanza di circa 2 anni il CSM assolve la dr.ssa Banci dagli addebiti perché i fatti addebitatigli non sussistono, ma il danno quel magistrato l’ha comunque già subito.
Non una lite tra magistrati, come qualcuno ha scritto, ma una vera e propria aggressione subita dalla Dr.ssa Banci e ai principi del giudice naturale – commenta l’avvocato Gabriele Pipicelli -, dell’indipendenza ed imparzialità del giudice, del principio costituzionale che lo dovrebbe vedere sottoposto solo alla legge, così come gli arti. 111 e 101 della Costituzione prevedono. Le Camere Penali a fronte di quell’aggressione reagirono fermamente pur dichiarando un’astensione dalle udienze”.
E prosegue: “Questa vicenda così la si riassume: c’è stato un magistrato che non ha chinato il capo aderendo ad altrui desiderata, ed allora lo si è estromesso cercando di screditarlo, attribuendogli illeciti inesistenti. Aldilà della separazione delle carriere, intervento che ritengo assolutamente necessario unitamente alla destinazione di significative risorse per il funzionamento del sistema giudiziario, credo che tutta l’avvocatura quando accadono vicende come quella accaduta al giudice Banci abbia il dovere di schierarsi a difesa di quei principi che garantiscono terzietà ed indipendenza del Giudice”.
Assoluzione giudice Banci, il commento dell’allora presidente della Camera Penale Gabriele Pipicelli
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