Assolto dall’accusa di violenza sessuale il responsabile di un centro di cottura, denunciato da una delle dipendenti. Della vicenda si era parlato qualche settimana fa perché se ne era occupato anche il giudice del lavoro di Verbania che aveva condannato l’azienda per il trasferimento della donna in un’altra sede. La dipendente, assistita dal sindacato, aveva ottenuto il reintegro al proprio posto, dove però non è più tornata, e un risarcimento economico. Ieri in Tribunale a Verbania si è celebrato invece il processo per la violenza sessuale, che si è concluso con l’assoluzione perché il fatto non sussiste.
L’uomo, assistito dall’avvocato Loredana Brizio, ora vuole far sapere la sua verità. “Sono omosessuale dichiarato, con la donna c’era un rapporto di amicizia, anche fuori dal lavoro, come tra due amiche, come mi riconoscono anche le altre colleghe. Dirigo un ambiente di lavoro che ha personale al 99% femminile. Credo che la denuncia sia stata una vendetta per un richiamo disciplinare. E che ci sia stata una strumentalizzazione a livello sindacale. Il sindacato nel comunicato dopo la sentenza del giudice del lavoro, faceva riferimento alla denuncia, che però non c’entrava”.